Scontro in Rifondanone

Scontro in Rifondanone Scontro in Rifondanone I «bertinottiani» attaccano la proposta Nesi al governo ROMA Rifondazione comunista è di nuovo in subbuglio. Lo scontro, tanto per cambiare, è ancora tra la segreteria e la presidenza del partito. Oggetto della disputa, l'ipotesi di nota aggiuntiva alla Finanziaria suggerita al ministro Carlo Azeglio Ciampi dal presidente della Commissione Industria della Camera, Nerio Nesi. C'è elli manifesta il proprio interesse per il suggerimento e chi, invece, considera l'intervento di Nesi un'intrusione messa in atto da chi «non è membro della direzione né della segreteria di partito». Bertinotti e Cossutta si confrontano, attraverso i loro uomini. Claudio Grassi, fedelissimo del segretario Bertinotti, fa un richiamo alla coscienza di partito, appellandosi alla memoria storica: «Ai comunisti le note aggiuntive non sono mai piaciute. Nel 1962, infatti, quella avanzata da Ugo La Malfa venne bocciata da Togliatti, non piacque ai sindacati e non convinse del tutto nemmeno la sinistra socialista». E non manca di prevedere fosche nubi all'orizzonte di un eventuale rapporto più stretto tra Rifondazione e governo Prodi, se l'ipotesi Nesi dovesse andare avanti. Bacchetta, quindi, il presidente della Commissione Industria, «sorpreso» ad avanzare «ogni giorno proposte in merito ai nostri rapporti con il governo che non sono state discusse né deliberate in alcuna sede politica legittimata a farlo». Cosa che, secondo la segreteria, tra l'altro danneggia l'immagine del partito. Assurdo fare una questione di gerarchie di fronte a una personalità, quella di Nerio Nesi, così prestigiosa di Rifondazione e della sinistra tutta. E' l'immediata replica del «cossuttiano» Marco Rizzo che osserva: «La proposta di Nesi si basa su riferimenti concreti e,può dare sviluppo all'idea di programmazione degli iAterventl. La nota aggiuntiva può essere un buon strumento per intervenire e realizzare la svolta, anche se non può essere il solo». E risponde alla stizza della segreteria sullo stesso tono: «Non vorrei che tanto nervosismo indichi o tradisca una propensione alla rottura in termini pregiudiziali. Noi siamo impegnati per veder realizzata la svolta». E lo stesso Nesi interviene per commentare le polemiche della giornata: «S<mo allibito e sconcertato. Nella mia storia politica non ho mai attaccato nessuno e non intendo farlo da ora». «Quando ho avanzato questa proposta - spiega - ho specificato che si trattava di mia iniziativa del tutto personale. La mia poi è stata una riflessione a carattere storico e culturale volta a recuperare il concetto e il valore della programmazione economica. Questo concetto, tra l'altro, è stato ripreso ed affermato dalla direzione di Rifondazione». Al suo fianco si schiera la vicepresidente del Senato. Ersilia Salvato, del Prc, condivide l'iniziativa di Nesi e si rammarica che, ancora una volta, nel suo partito «si sollevino da più parti polveroni pretestuosi». Pur non volendo entrare nel merito di una proposta che ammette di non conoscere nei dettagli, la Salvato si dice convinta che vada incoraggiata ogni iniziativa che, come quella di Nesi, sembri «finalizzata a verificare la possibilità di risposte efficaci, rapide e concrete alla questione lavoro che diventa, ogni giorno di più, la prima emergenza nazionale». A favore di Nesi anche il vicesegretario Ppi. Enrico Letta: «La nota aggiuntiva così concepita dnnostrerebbe la volontà costruttiva del Prc di discutere, senza arroccarsi nei confronti della Finanziaria con un sì o un no complessivi, ma entrando direttamente nel merito e dando un contributo. Proprio secondo quello che dovrebbe essere il ruolo di un partito che si trova nella maggioranza di governo». [r. r.] Nerio Nesi Nerio Nesi

Luoghi citati: Roma