Suicida il procuratore lombardini

Suicida il procuratore lombardini Cagliari, era accusato di estorsione nel sequestro Melis. Grauso ai magistrati di Palermo: assassini Suicida il procuratore lombardini Si spara in ufficio dopo l'interrogatorio con Caselli CAGLIARI. L'ultimo giallo nel sequestro di Silvia Melis è un suicidio. Un colpo di pistola alla testa: così si è ucciso Luigi Lombardini, 63 anni, procuratore capo della pretura circondariale di Cagliari. La tragedia poco prima delle 20, negli uffici del Palazzo di Giustizia. Per sei ore Lombardini era stato interrogato nell'ambito dell'inchiesta che vede coinvolti anche l'imprenditore-editore Nicola Grauso e l'avvocato nuorese Antonio Piras (secondo l'accusa, avrebbero preteso un miliardo da Tito Melis per la liberazione della figlia). «Un gesto improvviso e imprevedibile», ha commentato il procuratore della Repubblica di Palermo, Caselli, che aveva diretto l'interrogatorio (l'inchiesta è svolta dai pm di Palermo per competenza). Immediate, polemiche le reazioni del legale di Lombardini, Luigi Concas, di Grauso («terroristi i magistrati di Palermo») e dell'avvocato Piras. «Sono sconvolta», ha detto Silvia Melis. Reazioni anche dal fronte politico. Spignesi A PAG. 3 Il procuratore Luigi Lombardini

Luoghi citati: Cagliari, Palermo