Buonanese torna in carcere per rapina

Buonanese torna in carcere per rapina Protagonista del giallo della prostituta sgozzata in via Rattazzi: fu condannato a 5 anni e due mesi Buonanese torna in carcere per rapina Un'amica lo accusa: con un taglierino alla gola ha preteso che gli consegnassi i miei risparmi E' tornato in carcere Francesco Buonanese, già condannato per la morte della giovane prostituta Maria Augello, sgozzata nella notte tra il 28 e il 29 gennaio '95, davanti ad un garage di via Rattazzi, dalle parti di Porta Nuova. E' finito in cella per una rapina, di 350 mila lire, ad Angela J., una ragazza che frequentava da qualche tempo. L'episodio sarebbe avvenuto il 13 maggio scorso. «E' venuto a trovarmi a casa una sera avrebbe spiegato al magistrato Giuseppe Riccaboni -. Dopo qualche ora ho cercato di mandarlo via, ma lui non ha voluto. E' rimasto lì, contro la mia volontà, fino all'alba. E prima di andarsene mi ha puntato un taglierino alla gola e mi ha preso le 350 mila lire che avevo nella borsetta». La ragazza non presentò subito denuncia. Anche perché il Buonanese l'avrebbe più volte minacciata. Un giorno il Buonanese sarebbe entrato in casa della donna dopo aver rotto il vetro di una finestra. E si sarebbe nascosto sotto il letto in attesa della ragazza. Lei però si sarebbe accorta della sua presenza e avrebbe chiesto aiuto ad un'amica. Dopo le minacce e quella sortita in casa, la ragazza si sarebbe decisa a presentare denuncia contro Buonanese. Il giovane, che è assistito dagli avvocati Pier Luigi Ciaramella e Fulvio Gianaria, è stato interrogato dal gip Fabrizia Pironti e ha negato tutto: «Non è vero nulla. Conosco quella donna, ò venuta qualche volta a casa mia, ma non l'ho mai rapinata». Francesco Buonanese, 31 anni, un tipo piuttosto violento, è stato condannato nel dicembre scorso in appello a 5 anni e due mesi di carcere (di cui due per droga e violenza) per la morte di Maria Augello; responsabile però solo di omeidio come conseguenza non voluta delle minacce. Una disgrazia insomma: Buonanese puntò il coltello alla gola della donna, e per un brusco movimento, le trapassò la carotide. Maria Augello morì dissanguata. Il verdetto del dicembre scorso aveva capovolto quello di primo grado del luglio '96, quando la Corte d'assise assolse il giovane «per non aver commesso il fatto». Il pm Ferrando aveva chiesto 13 anni per omicidio preterintenzionale. Ma la Corte non aveva ritenuto suffi cienti le prove raccolte dall'accusa per condannare Buonanese. Che da dicembre è in libertà. Francesco Buonanese è stato già condannato in appello a 5 anni