Al villaggio vacanze del mega-market

Al villaggio vacanze del mega-market LE TRIBÙ* DELL'ESTATE / 3. Tra i turisti di Euromereato, poi c'è l'escursione all'isola Ikea Al villaggio vacanze del mega-market Un giro con il carrello pieno è meglio della spiaggia Mare? Montagna? Viaggi? Agriturismo? Ma via, per carità. Noi le ferie le facciamo alle Gru. Eh sì, il centro commerciale alle porte della città è diventato un villaggio-vacanze: assaltato da legioni di ragazzi, famigliole, anziani. Vi trascorrono ore, spesso la giornata, bighellonando nella frescura dell'aria climatizzata, prendendo il sole sulla terrazza, comperando qua e là a mucchi, spendendo i soldi che sarebbero andati per spiaggia, ombrellone, due settimane in pensione. E' il trionfo di un'umanità scamiciata, caciarona, gesticolante, mai litigiosa (battibeccano solo mariti, mogli e suocere) che al tour tra scaffali, vetrine e soste in bar, gelaterie e ristoranti abbina l'escursione sulla vicina isola Ikea. Sempre nella bolgia di voci, corpi, altoparlanti che diffondono musica e annunci. Proprio come al mare, con un'unica piccola differenza: acqua e sabbia sono sostituite, qui dentro, dalle merci: tonnellate di merci. Adesso, alle 12,30 ima calca di ragazzi, figliole belline e no, padri, madri, nonnetti e marmocchi sgomita davanti agli ingressi di McDonald's, Break, Top Food e del pastaio Nino Defilippis, che 40 anni fa vinceva tappe del Giro, del Tour e i tifosi chiamavano «Cit» per via della statura. Nella bolgia, tra spintoni e pazienza, tutti guadagneranno il tavolino, tutti conquisterannno il Big Mac, il trancio di pizza, le lasagne, l'insalatona. Alla fine, alle 15, il «Cit» ride come quando sfrecciava sui traguardi: il suo localino da 50 posti ha vissuto una giornata alla Pantani, 600 persone sfamate. Significa che ogni posto è stato occupato, uno via l'altro, da dodici turi¬ sti. Stessa rotazione negli altri punti ristoro. Stremati i dipendenti, hanno fiato solo per piagnucolare: «Ma quando arriva settembre?». Il mese del grande arrembaggio, dei grandi affari, come dicono alla direzione del centro commerciale diventato villaggio vacanze: «Dopo dicembre, questo è il secondo mese più propizio dell'almo, estate dopo estate ci stiamo avvicinando, per incassi e presenze, ai record di Natale. La media annuale di visitatori è di 30-32 mila persone al giorno. Ora, siamo sulle 45 mila». Chissà se nel conto c'entrano pure i cagnoni (i Rottweiler abbondano), cani (Huskie, se ne vedono più qui che in un paese della Groenlandia) e cagnetti (bastardini a volontà) che, straniti dal rombo prodotto dalla ressa casùiista, invece di ringhi si scambiano meste occhiate ciondolando dietro a padroni pur essi ciondolanti per i corridoi, spesso spingendo carrelli insieme a mogli, pargoli e suocere. Pardon, non sono carrelli ma montagne di scatolame e pacchi quelle che escono dalle casse dell'Euromereato, i vacanzieri che non si sono mossi da Torino fanno provviste quasi fossero attesi dall'inverno artico o si preparassero a un assedio. Davvero stupefacente la quantità alimentare che razzola la folla brulicante tra gli scaffali. Però, non brulica solo lì: tutto esaurito nei bar, sulle panchine di marmo della varie «piazze», sull'erba della terrazza al secondo piano. Code di un quarto d'ora alle casse di «Media World», la piazza d'Armi colma di elettrodomestici, hi-fi, radio, tv, rastrelliere di compact-disc, computer. In fondo, la scritta luminosa «Home theatre» introduce al buio di un salone rischiarato da alcuni me- gaschermi. L'«Home theatre» (teatro in casa) è l'ultimo grido in fatto di televisione. Dieci sedie davanti ai maxischermi: tutte occupate. Da giovani e mia famigliola: chi pescando pop-corn da un saccone posato sulla moquette, chi leccando i coni presi nella vicina gelateria, spasimano per Sigourney Weaver alle prese con l'Alien numero 4. Altri gironzolano nel bosco di tv sintonizzate su diversi canali: alcuni, seduti per terra, fanno zapping solo spostando lo sguardo da una tele all'altra, i bambini ridono per il cartoon giapponese in onda su Rai3, i papà strabuzzano sulle tette della bellona insidiata da Boidi nel film trasmesso da Tele+, altri sospirano dinanzi al modello sottilissimo di tv a cristalli liquidi che s'appende al muro come un quadro e costa, appunto, quanto un quadro di discreto valore: quasi 19 milioni. Capito, i turisti delle Gru? Hanno pranzato, spiluccato acquisti qua e là, adesso si godono il film gratis. Mentre altri ne approfittano per far lavare la roba portata da casa nelle lavanderie o per dare una sistemata ai capelli: code maschili e femmmili insieme nella boutique del pettine e forbici di Jean Louis David e nelle due concorrenti di Modi & Modi. Code placide: si è in ferie, che fretta c'è? Intanto plotoni di ragazzi vanno su e giù tampinando le ragazze che, a grappoli, vanno su e giù per essere tampinate: insomma, tutto secondo norma, nei villaggivacanze si va per «cuccare» e dunque... Luogo per «caricare» sono anche gli scaffali dei dischi, le colonnine con le cuffie per ascoltare i ed. Vabbè, sarà un po' scomodo, ma chissà se lo pensano il biondino in canottiera che invita la pettoruta equilibrista su zatteroni alti ima spanna a sentire «questo degli 883, è una cifra figo». Ma la giornata del turista della shopville comprende anche l'escursione alla vicma isola Ikea. Raggiungibile attraverso l'oceanico parcheggio in cui non c'è un posto libero. Anche qua, ressa dappertutto. Una ressa soprattutto femminile: però, ragazzi in caccia risparmiatevi la fatica, trattasi per lo più di mamme e nonne. Calca da spiaggia negli stand «tendaggi e biancheria da letto», mogli e suocere invasate nel misurare teli, nel tagliarli, i pochi mariti al seguito si guardano attorno smarriti. Altro che shopville, questi sognano Rimini. Sono gli unici. Claudio Giacchino [3. continua] «Qui c'è l'aria condizionata, si mangia, si beve e si guarda un film sul maxischermo» Agosto è diventato il mese degli affari Gli incassi si avvicinano a quelli di Natale La media delle presenze alle Gru è di 30 mila persone, in questi giorni è sulle 45 mila Ci sono locali che fanno anche cinque turni all'ora di pranzo dall'hamburger alla pizza

Persone citate: Agosto, Alien, Boidi, Claudio Giacchino, Jean Louis David, Nino Defilippis, Sigourney Weaver

Luoghi citati: Groenlandia, Rimini, Torino