Cieco dopo l'intervento alla schiena di Marco Accossato

Cieco dopo l'intervento alla schiena Il chirurgo che l'ha operato: «Vicenda incredibile, sono il primo a volere chiarezza» Cieco dopo l'intervento alla schiena Al Cto, compressione o un'infezione già in atto? E' entrato in camera operatoria al Cto per la rimozione di un tumore benigno ai nervi spinali. Cinque ore sotto i ferri, e ne è uscito cieco da un occhio. Claudio Negri, 39 anni, ex ristoratore che abita con la moglie Patrizia Lovera a Trofarello, ora, chiede di sapere il perché. Che cosa è successo durante quell'intervento alla schiena? 0 la sua cecità non c'entra nulla con la rimozione del tumore, e dipende invece da un'infezione esplosa solo per caso quel giorno, mentre era sotto anestesia totale? Vicenda tragica e piena di punti interrogativi. Neppure il neurochirurgo Michele Naddeo, che ha operato l'uomo, sa spiegare l'accaduto: «Quindi - dice - ho inviato immediatamente una relazione alla direzione sanitaria, perché si faccia luce». Precisa: «Non ci sono elementi certi per sostenere che sia stato commesso un errore in sala operatoria. Ma non posso escludere il contrario, dunque ho preferito informare i vertici dell'ospedale». Tutto è iniziato lunedì 3 agosto alle 7,30. «Il paziente è stato sisteI mato prono sul lettino. L'operazio¬ ne alla schiena è andata bene, ma al momento del risveglio, quando l'anestesista lo ha voltato, aveva l'occhio sinistro spaventosamente gonfio». «Ciò che può essere accaduto - prosegue il neurochirurgo è che il malato sia stato adagiato male sul lettino. Che abbia subito la compressione dell'occhio. Il gonfiore, poi, ha portato al distacco della retina». Una versione che la Tac effettuata al Cto avrebbe escluso, ma che al Mauriziano dove Negri è ricoverato da sabato gli oculisti non si sentono di scartare. Dice Patrizia Lovera: «Ho presentato un esposto all'ospedale: ho già annunciato la richiesta di risarcimento danni, se verrà dimostrato che c'è colpa. Claudio è uscito dalla sala operatoria alle 17, ed è iniziato il nostro calvario: dal Cto, martedì, mio marito è stato porta¬ to al Mauriziano per la risonanza magnetica. Poi, giovedì e venerdì, è stato ricoverato all'Oftalmico dove i medici sostengono che la colpa della cecità è un "virus da stress" e l'intervento chirurgico non c'entra. Ma sabato ho chiesto il trasferimento di Claudio al Mauriziano, e qui mi sento dire esattamente il contrario: non c'è virus da stress in grado di provocare un trauma simile; mio marito potrebbe davvero essere stato messo male sul lettino operatorio. Un dottore mi ha spiegato che la pressione del sangue potrebbe aver scatenato o accelerato l'infezione fulminante». I coniugi Negri non lanciano accuse a nessuno, per ora. «Parleremo con il nostro avvocato». Il medico che ha operato l'ex ristoratore di Trofarello ha consigliato alla coppia di chiedere un'altra consulenza specialistica, oltre a quella disposta dal Cto. «Se mio marito aveva un'infezione in corso, come dicono all'Oftalmico - si chiede la Lovera -, perché non s'è vista dagli esami fatti prima dell'intervento chirurgico?». Marco Accossato Claudio Negri, il ristoratore di Trofarello operato all'ospedale Cto, racconta la sua disavventura Accanto a lui la moglie Patrìzia: «Ho già annunciato una causa per risarcimento danni se verrà dimostrato che c'è stata colpa»

Persone citate: Claudio Negri, Lovera, Michele Naddeo, Negri, Patrizia Lovera

Luoghi citati: Trofarello