Fucka, Parma tattica in più di Giorgio Viberti

Fucka, Parma tattica in più BASKET Bilancio mondiale: per l'Italia non soltanto la delusione Myers Fucka, Parma tattica in più E Basile è stato la grande rivelazione ATENE DAL NOSTRO INVIATO La spedizione azzurra lascia l'Acropoli con il dubbio di non aver portato a termine la sua missione. Tornata dopo otto anni a disputare un Mondiale (a Buenos Aires '90 fu nona, poi non si qualificò per Toronto '94) e a 14 anni dall'ultima Olimpiade (quinta a Los Angeles '84 senza i Paesi del blocco sovietico, poi assente a Seul '88, Barcellona '92 e Atlanta '96), la nostra Nazionale ha centrato in Grecia un 6° posto che, se la riporta nell'elite internazionale, ha il sapore amaro della grande occasione sciupata di salire per la prima volta nella sua storia su un podio iridato. Ha vinto ancora una volta la Jugoslavia. E il Vecchio Continente ha confermato la sua crescita, piazzando la sorprendente Russia al secondo posto e complessivamente sei formazioni nelle prime sette, con la sola eccezione degli Stati Uniti, terzi. Ma proprio la vulnerabilità degli americani, presentatisi ad Atene senza un Dream Team e l'assenza di molte altre stelle del basket avevano alimentato una certa ambizione nel clan italiano. E che non fosse soltanto presunzione lo hanno poi testimoniato la vittoria proprio contro la Jugoslavia e l'ottima prestazione nei quarti contro gli Usa. Qualcosa però nell'orchestra azzurra non ha funzionato come ci si attendeva, facendo steccare sul più bello un gruppo che - seppur cambiato per metà rispetto all'argento europeo dell'anno scorso pareva aver trovato comunque la giusta sintonia fra il primo violino Carlton Myers e gli altri musicisti di fila guidati dal nuovo maestroct Boscia Tanjevic. Proviamo a dare le pagelle ai singoli. Bonora. Il play titolare sa rendere al meglio se avverte la fiducia del coach, il che non sempre è avvenuto, anche per certe sue lacune difensive. Un po' cotto dal campionato, ha pagato. Il suo futuro azzurro andrà rivalutato. Voto: 6,5. Basile. La rivelazione della squadra, molto autoritario benché debuttante, positivo anche in regia, ma calato alla distanza. E' una certezza per il domani: 7,5. De Poi. Reduce da un infortunio, è stato atteso dal et come elemento indispensabile, ma non era a posto. Meglio lasciarlo a casa a curarsi: non giudicabile. Fucka. Il migliore per continuità e concretezza offensiva, anche se veniva da problemi fisici. Avrebbe dovuto ricevere più palloni, resta l'arma tattica in più: 8. Pozzecco. Il folletto di Varese, se viene imbrigliato, rende la metà. Ha cercato di ubbidire al et, ma i due sono incompatibili. Più brillante se fa di testa sua: 6,5. Galanda. Un 2 metri e 10 che tira da fuori non ce l'hanno tutti, ma deve smaliziarsi, sperando magari di giocare di più nella sua squadra di club. Può migliorare: 6,5. Myers. E' arrivato in ritardo ad Atene e si è ammalato, deludendo chi puntava su di lui. Se non si adegua alla squadra rischia di far saltare l'ambiente. E' una star assoluta, ma non l'ha dimostrato: 6. Meneghin. Con Fucka e Myers è uno dei tre gioielli azzurri, vero collante della squadra. Se crescerà in continuità e in difesa, può diventare devastante. Voto: 7. Abbio. Anche lui condizionato da un infortunio, al rientro ha voluto fare il Myers, forzando in attacco. In difesa è fra i migliori ma deve selezionare i tiri: 7. Frosini. Ha avuto un ruolo secondario, assolto dignitosamente. Quando tornerà Marconato, tuttavia, dovrebbe fare la riserva: ng. Chiacig. Discontinuo, discreta consistenza sotto canestro ma un po' lento nei raddoppi difensivi. Può migliorare in attacco. E' stato comunque il lungo migliore: 7. Damiao. Ancora Inesperto, era al debutto. In difesa è riuscito a limitare un asso come Rebraca, ma in attacco ha ancora un bagaglio limitato pur sapendo tirare anche da tre: 6,5. Tanjevic. Il tecnico serbo ha dovuto amalgamare vecchi e nuovi e gestire lo spinoso caso Myers, tradendo un po' di tensione. Sa trasmettere grande trasporto e determinazione, anche se a volte esagera nello strigliare i suoi giocatori. Dovrà chiarire il ruolo (senza privilegi) dello stesso Myers in azzurro e risolvere il problema del playmaker: 6,5. Giorgio Viberti Carlton Myers è giocatore di valore ma deve piegarsi di più alle esigenze della squadra