Applausi inglesi per il ritrovato Del Piero

Applausi inglesi per il ritrovato Del Piero A Newcastle una Juve rimaneggiata battuta (2-1) da una squadra più avanti nella preparazione Applausi inglesi per il ritrovato Del Piero Due gol annullati e ottime giocate, a segno Blanchard NEWCASTLE DAL NOSTRO INVIATO Da queste parti non c'è molto da stare allegri e chi percorra le strade di Newcastle, dove piove un giorno si e l'altro pure, basta che alzi gli occhi a leggere i murales disperati per capirne la crisi. Hanno il football per evadere dalla depressione. Tuttavia neppure quello, nonostante i miliardi spesi per comprare Shearer e vincere il primo campionato della storia, funziona benissimo tra dirigenti presi all'amo in un bordello, un crollo da mandare sul lastrico gli azionisti e il 13" posto nella Premier League, quasi una retrocessione. Ieri sera, però, i cittadini di Newcastle, in processione allo stadio con la maglietta bianconera, si sono convinti di avere finalmente la squadra dei sogni: hanno visto i propri ragazzi mettere sotto per 21 la Juventus e ora si illudono. Il campionato comincia sabato, non si possono sbagliare. Nella loro ingenua felicità hanno persino tributato la standing ovation a Del Piero, quando è uscito al 20' della ripresa, con alle spalle due reti (probabilmente regolari) annullate per fuorigioco: Pinturicchio s'è talmente commosso per gli applausi che in Italia gli sono rari, che se n'è andato ringraziando calorosamente. Gli inglesi non hanno considerato che la Juve, al primo appuntamento internazionale, aveva il nome e non la dimensione della grande squadra. Lippi sottolineava che l'assenza dei francesi campioni del mondo e di Davids gli ha permesso di valutare cosa c'è alle loro spalle: ieri a centrocampo l'unico che andava verificato, cioè Blanchard, ha lasciato perplessi come a Udine benché il suo gol a un minuto dalla l'ine sia stato molto bello, con un tiro alla Del Piero. Poco tackle e partecipazione effimera alla costruzione del gioco. Come minimo il francese deve ancora integrarsi. Da un suo errore (azione centrale tra quattro avversari, appoggio in emergenza con palla servita ad Hamann) è nata l'azione che ha portato in vantaggio il Newcastle al 26': Hamann, che era il preferito di Trapattoni al Bayern, si è inserito nel vuoto davanti alla difesa juventina e da 30 metri ha infilato l'angolo con un tiro più preciso che forte. Rampulla, sorpreso dalla traiettoria, non ha potuto far altro che guardare, mentre è rimasto fermo sul raddoppio del vecchio Pearce, su punizione al 42'. Troppi i rimaneggiamenti. Con un centrocampo lontano dalla sua configurazione definitiva, e soprattutto con i balbettii del suo perno centrale, anche la difesa s'è trovata in affanno: davanti percepiti c'era Alan Shearer, che è difficile da fermare persino quando il bunker è perfetto, perché lui, il mangiafagioli, salta sempre mezzo metro sopra agli altri e spizzica palloni che arrafferebbe soltanto un pivot. Tra Shearer e Andersson, lo svedese passato nel Milan come un lampo, l'impegno di Monterò e luliano è stato pesante. Mirkovic e Dimas, ai lati, non li hanno coperti al meglio: altro dettaglio su cui dovrà lavorare Lippi. Birindelli, per ora, dà più garanzie dello jugoslavo e lo s'è visto nella ripresa. Quanto all'attacco, bisogna attendere che entri in funzione la coppia Del Piero-Inzaghi. Neppure questa volta s'è potuto vedere quanto abbia conservato di micidiale dell'anno scorso: Inzaghi è rimasto a Torino, logorato dall'avvio della preparazione, e Del Piero s'è trovato ancora al fianco Zalayeta. L'uruguayano gli ha appoggiato due assist pregevoli: al 45' è intervenuto in extremis Charvet a evitare il tocco letale, mentre nella ripresa l'arbitro ha annullato la rete in tuffo di Del Piero per offsi- de. Ma lo spessore di Zalayeta in zona gol è ancora ridotto rispetto alla pericolosità di Inzaghi. Come Pecchia, bravo a dannarsi in rifinitura, paga la differenza con Zidane. Una Juve, insomma, che ha rincalzi affidabili ma che sarà meglio vedere con questo assetto solo nelle emergenze. Probahihnente, c'è bisogno di ritoccare la «rosa» in attacco e in difesa, a meno che Tudor non sia così gigantesco da mettere ogni toppa fino al rientro di Ferrara. Nell'insieme i bianconeri hanno retto dignitosamente la prova con avversari avanti nella preparazione. Nel finale, pur condizionato dalle sostituzioni (e con un paio di risse attorno a Fonseca), hanno sfiorato il gol più volte e l'hanno raggiunto con Blanchard in chiusura. Basta per l'onore. Adesso si aspetta la vera Juve. Marco Ansaldo Newcastle-Juventus 2-1 Newcastle (4-4-2): Perez (1* st Given); Watson 137' st Howey), Charvet, Pearce, Pistone; Lee (]' st Georgiadis), Hamann (15' st Barnes), Dabizas, Speed (15'st Barton); Andersson (15' st Ketsbaia), Shearer. AH. K. Dalglish. Juventus (4-4-2): Rampulla; Mirkovic (20' st Pessotto), luliano, Monterò, Dimas d' st Birindelli); Tacchinardi, Pecchia (1' st Fonseca), Blanchard, Conte (T st Di Livio); Zalayeta, Del Piero (20' st Perrotta). AH. Lippi. Arbitro: Wilkie. Reti: pt 26' Hamann, 42' Pearce; st 44' Blanchard. Alex Del Piero, ieri sera brillante protagonista, sfugge al difensore Charvet IfOTOREUTER]

Luoghi citati: Ferrara, Italia, Newcastle, Torino, Udine