I Trap frena: non sono un mago

I Trap frena: non sono un mago I Trap frena: non sono un mago FIRENZE. «Sono soddisfatto di come sta lavorando la squadra, ma dobbiamo restare con i piedi per terra, non sono un mago». Giovanni Trapattoni, in panchina nel triangolare di Grosseto di domenica con un registratore per annotare i suggerimenti dati durante la gara, fa un bilancio di queste prime due settimane di lavoro: «Credo di essere stato seguito dai ragazzi e di ciò sono contento. Bene l'inserimento dei nuovi, giocatori in grado di dare alla Fiorentina maggior peso, carattere ed esperienza». Davanti all'entusiasmo generale e a una pretesa forse eccessiva nei confronti suoi e della sua squadra, Trap un po' frena: «Io non sono né un mago né un taumaturgo. Oggi ci sono almeno sei presidenti che credono di avere la squadra migliore. Non mi spaventano le responsabilità ma non so moltiplicare i pani e i pesci. E Nostro Signore che lo sapeva fare finì poi crocifisso».

Persone citate: Giovanni Trapattoni

Luoghi citati: Firenze, Grosseto