TV repllica d'agosto

TV repllica d'agosto La «mamma» Carrà, l'ennesimo delfino, l'immancabile Totò: viaggio nel grande vuoto della programmazione Spettatori dimezzati quindi si risparmia: molti si lamentano ma altri subiscono i vecchi programmi senza fiatare e l'audience è alta IL CINEMA IN PRIMA SERATA ri— nft—fi—li—ft—fi—i MERCOLEDÌ' I dannati e gli eroi (1960) Raitre Hi GIOVEDÌ' Vacanze romane (1953) Retequatlro^ Excalibur (1981) Raidue TV repllica d'agosto ROMA. La dura battaglia estiva tra telespettatori esasperati dalle repliche tv e programmatori che continuano impassibilmente a mandarle in onda registra, alla vigilia di Ferragosto, la disfatta totale del primo esercito, travolto dalle ondate di «Sapore di mare», dalle caterve di Totò, dai reiterati revival di vecchie commedie all'italiana. Negli uffici deserti delle reti televisive, sia Rai che Mediaset, i guardiani dei palinsesti continuano inesorabili con lo stillicidio del già visto. D'altra parte la loro è una vittoria su tutta linea: le repliche vanno in onda, molti se ne lamentano, ma molti altri le sorbiscono senza fiatare, facendo crescere i dati d'ascolto e quindi mettendo a tacere per sempre i tentativi di ribellione. Un esempio? Angelo Teodoli di Raiuno sbandiera i dati del trionfo: «Il ciclo di Totò va benissimo: la media è sempre stata intorno al 22-23% ed è alta visto che un sempreverde come "Beautiful" in questo periodo non va oltre il 14-16%». Perfino la replica di «Mamma per caso», protagonista Raffaella Carrà, è andata benissimo, 24% di share. E se quel genere di fiction di seconda mano funziona, vuol dire proprio che d'estate in tv può succedere di tutto. Spiega Chicco Agnese, vicedirettore di Raitre: «D'estate il bacino d'ascolto si dimezza: sabato scorso, per esempio, era di 12 mi¬ lioni di persone, mentre nella stagione invernale si aggira sui 30. E poi si tratta di un ascolto distratto, difficile da rilevare con esattezza per via degli spostamenti dovuti alle vacanze. Gli investimenti per i programmi si fanno anche in relazione all'audience e quindi è ovvio che, dovendo risparmiare, si scelga di farlo in questo periodo dell'anno». E poi, sostiene ancora Teodoli, replicare non è facile: «Chi programma non fa i conti con il numero degli spettaori, ma con lo share, cioè con un dato percentuale che è sempre pari a 100. Nel periodo estivo, per economia di gestione, si tende, come d'altro canto fa anche la concorrenza, a ridurre le spese, ma questo non vuol dire che si ricorra a pessime repliche. La nostra programmazione, per esempio, cerca di restare coerente con la linea editoriale della rete». E poi c'è la questione il cane che si morde la coda: se si devono trasmettere film praticamente a ogni ora del giorno e della notte, è ovvio che la loro qualità finisca per scadere. «D'inverno i film da mandare in onda sulla prima rete sono due a settimana - dice Teodoli - e quindi è facile scegliere bene. Nei mesi estivi è molto più complicato perché di film ne vanno in onda tantissimi». Insomma, con il caldo la paccottiglia è inevitabile, cioè è inevitabile «l'abbassamento del valore economico del pro¬ dotto». Dal fronte di Raitre, però, Agnese rivendica una dose di fantasia, una capacità creativa che, chi programma di questi tempi, deve assolutamente possedere. Come se anche le repliche avessero una loro poesia: «Il martedì mandiamo in onda un ciclo dedicato alle vecchie commedie all'italiana, che vanno sempre benissimo: in fondo di questi tempi la gente rivede i classici con piacere. E poi quello che conta sono le idee, le formule nuove, i contesti: abbiamo trasmesso di recente "Free Willy" che certo non è una prima, ma l'abbiamo inserito nella serie "Animali", quella aperta e chiusa dagli interventi di Celli e l'esperimento ha funzionato». Dagli uffici Mediaset i rari responsabili rimasti a piantonare le reti parlano, esattamente come i rivali Rai, di abbassamento del bacino d'ascolto e quindi di necessità di replicare. Che i film balneari riscuotano sempre ottimi risultati, dicono, è una realtà confortata dai numeri, per non parlare del gran successo ottenuto, su Retequattro, dalla serie dedicata al cinema oseè degli Anni 70. E allora? Perché mai bisognerebbe «sprecare» in questi mesi le costose prime cinematografiche? Su Raitre, ricorda Agnese, vanno pur sempre in onda episodi inediti di «Un posto al sole» e le vecchie puntate del seguitissimo «Friends» non sfigurano per niente, sempre in attesa delle nuove previste per l'autunno. Insomma, per il battaglione degli sconfitti, per chi aspirerebbe una tv decente anche in questi mesi, non resta che una via di scampo, quella di prendersi una gran bella soddisfazione: spegnerla del tutto la tv, e vedere se, azzerati i benedetti share, qualcuno non provi a modificare la strategia della ripetizione. Fulvia Caprera Tanti i film e fiction di seconda mano Su Raitre gli inediti di «Un posto al sole» GIOVEDÌVacanze romane (1953) Retequatlro^ Excalibur (1981) Raidue o me il caldo umento onti estivi»

Persone citate: Carrà, Celli, Chicco Agnese, Free Willy, Fulvia Caprera, Raffaella Carrà

Luoghi citati: Roma