Sugli appalti pubblici allarme criminalità

Sugli appalti pubblici allarme criminalità LE MANI SULLE COMMESSE Saranno predisposte verifiche sui cantieri che si aggiudicheranno i fondi cofìnanziati dall'Ue Sugli appalti pubblici allarme criminalità Vertice di governo per vigilare su 4426 miliardi già stanziati ROMA. La criminalità organizzata potrebbe essere molto interessata a mettere le mani sugli appalti e sui cantieri finanziati nell'ambito del «Programma operativo risorse idriche Quadro comunitario di sostegno 1994-1999» che sono in corso di aggiudicazione. Il programma mette in moto oltre 4400 miliardi, cifra che la dice lunga sulle probabilità che la criminalità si stia muovendo per partecipare alla «festa» delle gare d'appalto. Per questo i ministeri degli Interni e dei Lavori Pubblici hanno avviato ieri un programma di verifiche sulle gare di appalto e sui cantieri finanziati dal programma «di sostegno». «Le verifiche - ha dichiarato il ministro dei Lavori Pubblici Paolo Costa - sono dirette ad evitare che la criminalità organizzata possa infiltrarsi nel rilevante numero di appalli, dell'importo di oltre 3000 miliardi di lire, che saranno aggiudicati entro il prossimo aprile». «L'iniziativa - ha spiegato ancora il ministro - oltre ad inserirsi nella lotta alla criminalità organizzata, che il governo non ha mai smesso di perseguire, è diretta anche a fornire all'Unione Europea, che cofinanzia il programma al 50%, le più complete garanzie di un corretto andamento delle gare e del rispetto delle regole di mercato, patrimonio irrinunciabile di tutti i Paesi europei». Una meta, quella di guadagnare la fiducia dell'Europa e di «agganciarsi» ai Paesi che hanno fatto più strada su questi temi, che secondo Costa è raggiungibile entro dieci anni. E l'Italia farà un deciso passo avanti in ottobre, quando sarà varata proprio la legge sugli appalti, la Merloni ter. Ma cosa prevede il «Programma operativo di risorse idriche»? Si tratta di una serie di interventi in 8 regioni italiane, per dighe, acquedotti, reti fognarie. Per Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna il «sottoprogramma 2», al 14 luglio scorso, registrava interventi approvati per complessivi 1852 miliardi di lire, la maggior parte dei quali (825 miliardi) concentrati in Sicilia. L'intervento attivato di maggiore consistenza riguarda la Calabria, dove sono stati am¬ messi a finanziamento gli interventi per il potenziamento dell'impianto di depurazione dell'agglomerato industriale di Gioia Tauro - Rosarno-San Ferdinando, per un totale di 123,7 miliardi di lire. Altri appalti di notevole consistenza riguardano il progetto esecutivo della rete e sottorete idrica di Palermo (diverse tratte, per oltre 150 miliardi) in Sicilia; il potenziamento e interconnessione degli schemi idrici di Alto Calore, Fizzo e Grotte, in Campania (74 miliardi); l'adeguamento idrico fognario di Sassari (60 miliardi). Questo, nel dettaglio, l'elenco degli interventi nelle singole Regioni e la ripartizione dei fondi: Abruzzo, 3 interventi (25,7 miliardi); Molise, 2 (7,2); Campania, 27 (329,7); Puglia, 13 (79,3); Basilicata 14 (120), Calabria 27 (356,9); Sicilia 46 (825,1); Sardegna 9 (107,5). [r. e. s.] Paolo Costa ministro dei Lavori pubblici

Persone citate: Paolo Costa