Afa e roghi, Europa in ostaggio

Afa e roghi, Europa in ostaggio Una caa invade il vecchio continente: in Italia è allarme er l'ozono nelle città Afa e roghi, Europa in ostaggio Da Madrid a Sofia caldo record, catena di morti a Cipro ROMA. Caldo record, e l'Europa boccheggia. Una cappa d'afa grava sul vecchio continente, ovunque si vada. L'unica eccezione sono i paesi scandinavi, la Gran Bretagna e il Nord della Germania, dove la colonnina di mercurio non supera i 25 gradi. A dar man forte al caldo estivo c'è un po' ovunque l'inquinamento, che crea una cappa di calura insopportabile. Ma anche in America è emergenza: è arrivato a 124 morti il numero delle vittime causate della terribile ondata di caldo che ha colpito il Texas. La temperatura ha ancora raggiunto i 40 gradi a Fort Worth, nel 43° giorno in cui la colonnina di mercurio ha superato quota 38 gradi. E in Canada ottomila persone sono state evacuate per il pericolo incendi. In Spagna, con i suoi 40 gradi di giorno e i 33 di notte, Madrid è da ima settimana la capitale più calda del mondo. Ieri sono stati sfiorati i 41,5 gradi, mentre in Andalusia i 40-41 sono stati la nonna. L'ondata di calore ha colpito anche zone solitamente risparmiate, come la Castiglia e Leon e la Galizia, dove nel fine settimana si è arrivati a 41 gradi. Caldo anche in Gran Bretagna, dove molti manager hanno rivolto un appello ai lavoratori invitandoli a non darsi malati per fare qualche giorno di ferie extra approfittando del clima estivo, che solo ora fa salire il termometro. Perché se in Gran Bretagna giugno e luglio sono passati all'insegna della pioggia, agosto ha portato l'estate, con medie giornaliere passate improvvisamente da 15 a 25 gradi nel Sud del Paese. Nonostante questo clima tipicamente primaverile che molti altri Paesi invidiano di questi tempi, il 1998 in Gran Bretagna passerà alla storia come l'anno più caldo e con meno precipitazioni. A Londra da sabato scorso la colonnina sale fino a 30 gradi (nelle ore centrali del giorno) e ancora di più nelle aree costiere del Sud. In Germania il caldo ha toccato quota 36 gradi, ma è l'inquinamento a renderlo insopportabile, come in Svizzera dove i 30 gradi hanno sospinto gli abitanti verso le montagne. Nell'Europa centrale la calura liquefa le strade, tanto che in Bulgaria è vietata la circolazione dei mezzi pesanti, perché l'asfalto non resiste al loro passaggio. Il Mar Nero non ha nulla da invidiare al Mediterraneo: l'acqua è a 29 gradi sul litorale bulgaro, un record negli ultimi 110 anni. A Cipro è dramma: 48 persone sono morte per il caldo in tre settimane, 30 delle quali nelle ultime 24 ore, secondo quanto hanno reso noto le autorità di Nicosia. La maggior parte delle vittime del caldo a Cipro erano persone anziane, molte ricoverate negli ospedali con problemi respiratori, pressione alta e sintomi di disidratazione. Un terzo delle persone decedute proveniva dalle aree di Larnaca e Famagosta, dove il termometro ha toccato i 35 gradi, contro i 33 delle altre zone costiere. E poi l'Italia. Caldo torrido nelle maggiori città, con in più un ospite fisso: l'ozono, favorito dall'afa e dalla stabilità atmosferica. A Milano ieri alle 16 la temperatura ha raggiunto i 35 gradi e il 40% di umidità. In Umbria, a Foligno e dintorni, al caldo si è aggiunto il disagio della mancanza d'acqua. Ma l'Italia ha un problema in più: gli incendi boschivi. Fuochi ancora un po' ovunque, soprattutto in Campania, sulle zone collinari della provincia di Caserta, nella valle Petraia tra Alife e Piedimonte Matese. Altri incendi a Sessa Aurunca. Tregua in Liguria, anche se il pericolo di nuovi roghi resta per qualche focolaio ancora attivo a S. Vittoria, nell'entroterra di Sestri Levante. Spenti gli altri incendi, a Follo, nello Spezzino, sono in atto le operazioni di bonifica. In questa località si è ridimensionata la notizia secondo cui il piromane era stato fermato: si tratta di un operaio sarzanese di 50 anni sorpreso dai carabinieri mentre bruciava sterpaglie vicino ad una abituazione. Un gesto incosciente di questi tempi, ma non tale da additare l'uomo - che comunque è stato denunciato - come il responsabile del vasto incendio. Tanta paura, ieri sera, ma nessun danno alle persone per un incendio in un campeggio di Punta Navaccia, sul lago Trasimeno. Panico tra i campeggiatori, l'intervento di vigili del fuoco e carabinieri ha spento le fiamme in un'ora. Legambiente ha fatto un bilancio di questo luglio di fuoco. In cenere sono finiti 1200 miliardi di lire: «Le cifre devono tener conto di almeno tre voci principali: il costo che la collettività deve sostenere per ripristinare i boschi; il danno ecologico ed idrogeologico determinato dalla scomparsa di un'area boschiva; le spese vive dello spegnimento calcolate dagli oneri della gestione dell'intera flotta aerea, delle spese sostenute dal Coipo forestale dello Stato, dai Vigili del Fuoco e dalle Regioni». [r. cri.] L'EUROPA 9 CHI BOCCHEGGIA i 38' madrid 41° toudo" * 4i° PAJBGl 3r HANCY 3«° FRANCOfORTE ~30° MARS1GUA - 31° LONDRA 30° MILANO 35° 2URIG0 33" G1NEVRA . 34° VIENNA 34°: BUCARESI 36; sofia . 32° AM ft| 3«° B— 3:> I"' Fio —• V9 I- ti B^b SCENE DALLA GRANDE CANICOLA SVIZZERA. Nella foto a sinistra un gruppo di ragazzini che ieri ha preso d'assalto la fontana di Zurigo in cerca di refrigerio dalle temperature torride e inusuali per la Svizzera FRANCIA E INGHILTERRA. Sopra un'immagine dello zoo di Port Lympne in Gran Bretagna I bagni freddi sono l'unico rimedio per portare un po' di sollievo ai due rinoceronti che rischiano la disidratazione nel giorno più caldo dell'anno In alto turisti a Parigi, davanti al museo del Louvre Anche in Francia, l'unico rimedio all'afa sono le fontane

Persone citate: Castiglia, Galizia, Port Lympne, Worth