La Liguria al contrattacco «Ronchi? Ignora le leggi» di Paolo Lingua

La Liguria al contrattacco «Ronchi? Ignora le leggi» La Liguria al contrattacco «Ronchi? Ignora le leggi» GENOVA. Il presidente della Regione Liguria Giancarlo Mori, esponente nazionale del Ppi, replica polemicamente alle accuse del ministro dell'Ambiente Ronchi, che ha chiamato in causa proprio le amministrazioni regionali accusandole di scarsa prevenzione. Ronchi accusa la politica delle Regioni, Liguria inclusa, a proposito degli immensi danni provocati dagli ultimi incendi. Cosa ne pensa? «Le dichiarazioni del ministro sono inaccettabili per il loro contenuto. A voler essere generoso posso definirle semplicistiche e superficiali». Perché superficiali, dal momento che Ronchi ricorda che dopo il referendum abrogativo del ministero dell'Agricoltura, molte attribuzioni sono passate proprio alle Regioni? «Qui sta il punto. Ho parlato di superficialità usando un eufemismo, perché avrei dovuto affermare che il ministro non conosce le leggi dello Stato». Cioè? «Ronchi dovrebbe sapere che la legge, la cosiddetta "n. 112", prescrive il passaggio delle competenze dallo Stato alle Regioni a partire dal prossimo 30 settembre. E dovrebbe anche sapere che questo termine è slittato già al 30 novembre. Quella legge dovrebbe dare alle Regioni uomini, mezzi e denaro. Tre cose che non abbiamo. Quindi, gran parte della nostra azione preventiva si riduce a un'arma spuntata». Ronchi, sia pure schivando il giudizio diretto sul «caso Liguria», ha però lodato la Sardegna e criticato alcune Regioni del Mezzogiorno, come la Calabria e la Campania. Vuol dire che qualche cosa è possibile fare. «Ronchi non può "barare" tirando a mezzo una Regione a statuto speciale che può usufruire di mezzi e di risorse di tipo straordinario. Deve misurare la realtà delle Regioni "normali" e allora si renderà conto che la confusione delle favelle è notevole, in questo momento». Ci spieghi. «Allora, polemica per polemica, dichiamo la verità sino in fondo, an- che se sgradevole. Tutto quanto attiene al passaggio di competenze dallo Stato alle Regioni è oggetto di una resistenza feroce e antistorica da parte dell'alta diligenza e della burocrazia ministeriale. Altro che riforma Bassanini! Faccio degli esempi pratici: il decentramento regionale dei comandi dei vigili del fuoco è apertamente ostacolato dal ministero dell'Interno». E c'è la questione della Forestale. «Da tempo immemorabile si è deciso che la Forestale diventi una sorta di polizia amministrativa regionale, con compiti di repressione, di prevenzione, monitoraggio e studio, oltre che d'intervento in settori quali la caccia e la pesca: è una conse- guenza logica del referendum che l'ha sottratta all'abolito ministero dell'Agricoltura. Ma il simulacro, sotto altro nome, di quel dicastero fa resistenza. E un elemento di confusione ulteriore viene proprio da Ronchi che punta a trasferire la Forestale alle dipendenze del ministero dell'Ambiente per disporre, a quanto pare, d'un "braccio secolare". Io sono d'accordo sul reclutamento sulla base di criteri nazionali unificati, sono d'accordo sulla scuola della Forestale a livello nazionale, ma esigo, a nome di tutti i presidenti delle Regioni italiane, che si attui una buona volta la legge». Torniamo agli incendi in Liguria. L'assessore all'Agricoltura, Egidio Banti, ha dichiarato a botta calda che la Liguria è vittima d'un complotto per danneggiare la ripresa del turismo. Cosa ne pensa? «Non ho prove materiali, ma penso che Banti abbia parlato a ragion veduta, perché conosce bene il mondo dell'agricoltura e della montagna. Vedremo nei prossimi giorni i risultati delle indagini. Io mi fermo a una considerazione logica, a tavolino, alla Nero Wolfe, tanto per intenderci. In passato, i piromani sono sempre stati identificati - giustamente - come la manovalanza della speculazione edilizia. Ma adesso i vincoli della Regione, delle leggi nazionali sull'Ambiente e delle sovrintendenze sono ferrei. Quasi tutto l'entroterra a pochi chilometri dalla costa è vincolato e inedificabile. C'è piuttosto una polemica in corso perché i piccoli comuni affermano che siamo troppo intransigenti. A chi debbo pensare? Agli eco-terroristi? Mi verrebbe voglia di girare la domanda proprio a Ronchi». Paolo Lingua 11 presidente Mori: lui accusa le Regioni di scarsa prevenzione ma dimentica che le competenze non ci sono ancora state affidate «Dietro tutto questo ritardo c'è la resistenza al decentramento degli alti burocrati romani» A sinistra Giancarlo Mori e un Canadair

Persone citate: Banti, Bassanini, Egidio Banti, Giancarlo Mori, Ronchi, Wolfe

Luoghi citati: Calabria, Campania, Genova, Liguria, Sardegna