«Ora passo io per colpevole»

«Ora passo io per colpevole» «Ora passo io per colpevole» «Ma ho difeso la salute dei giocatori» IL TECNICO CONTRO PREDAZZO DAL NOSTRO INVIATO Albanese lo chiamava Simpatia Zeman. Beh, lui è un boemo con la faccia da pescatore e i solchi sul viso. Sorride da furbo. Non è antipatico. Anche se dice: «Se sto simpatico a qualcuno, vuol dire che ho sbagliato qualcosa». Adora Antonio Albanese, il comico. Lui adora anche «Qualcuno volò sul nido del cuculo», il film di Forman: l'avrà visto 30 volte. Poi, lui adorava la Juve, quand'era più giovane, e la sognava. «E' vero», dice. Prima di parlare, arriccia sempre la bocca. Guarda che fine fanno gli amori. Ci ripensa un attimo: «Ma anche questa è una domanda provocatoria?». No, nessuna provocazione. Cerchiamo di capire: perché una discussione sui farmaci nello sport è diventata la solita guerra fra Zeman e la Juve? «Non è una domanda che deve fare a me». E a chi allora? «Devo rispondere?» No, non serve. La Juve ormai è come la vecchia de della prima Repubblica: se spari lì, puoi stare sempre tranquillo. Non è che ci vuole molto coraggio. Invece, ci vuole più coraggio a raccontare le cose che si sanno. Lei che cosa sa, mister? Lui arriccia la bocca. «Io penso che voi fate confusione. Io ho sollevato un problema. Non ho fatto accuse». E allora che cosa si augura? «Che qualcuno accerti se il problema c'è o no. Spero che lo dimostrino». Perché non lo dimostra lei? «Perché non tocca a me farlo. Voi continuate a fare confusione. Il mio è un problema di coscienza. E di uomini». Allora, che c'entrano le polemiche personali in tutto questo? E poi, a chi fanno più male i farmaci: allo sport dei professionisti, o agli appassionati? «Io penso che ci sia più pericolo per i dilettanti. Io ne ho visti tanti morti in palestra. I professionisti sono controllati, sono più seguiti, corrono meno rischi. Però, anche lì bisogna stare attenti. Io conosco nuotatrici della Ddr che sono diventate uomini, io ne conosco che hanno partorito bambini deformi. Il fatto è che se ne ha conferma sempre dopo. Però, si crea di nuovo confusione con queste cose. Perché non è di questo che ho parlato io, non c'entra niente». Fa una pausa, arriccia la bocca. «Anche se mi immagino che proprio di questo dovrò parlare con il giudice, che mi chiederanno se c'è attinenza o no fra la loro inchiesta e quello che ho detto io». Oggi cominciano le sue audizioni al Coni, a Roma. Domani a Torino, dal pretore Guariniello. Andrà con l'avvocato? «Ci ho pensato. E ho deciso che non ce n'è bisogno». Tira fuori un pacchetto di Marlboro. Posso fumare il sigaro? Gli chiede un cronista. «Sì, se me lo tiene lontano». Forse, Zeman scherza. Proprio lui, che fuma come una ciminiera. Lippi ha detto: tutti sanno chi sono Del Piero, Ferrara e Vialli. E tutti sanno chi è Zeman. Che gli risponde? «Non ho commenti da fare. Si vede che qualcuno si è offeso. Ma io non ce l'ho affatto con i giocatori, che ritengo i più interessati alla vicenda». E chi è Zeman? «L'ha detto lui. Lo sanno tutti». Lei crede di aver dato al calcio un'occasione per discutere di problemi veri? «Io ci ho pensato: al bene del calcio, dello sport e dei giocatori. In questo senso, mi sorprende l'atteggiamento dell'Associazione calciatori che invece di aiutarmi perché difendo la salute dei giocatori, si schiera dall'altra parto». Senta, lei ha lanciato un sasso. E adesso le chiederanno le prove, no? «Difatti. Per me, quelli che dicono questo non hanno capito niente di quello che volevo dire io. Io non ho mai parlato di do- ping, Siete voi che l'avete fatto. Io ho parlato solo di abusi di farmaci. L'ho già detto, i farmaci secondo me si danno ai malati. E i giocatori dovrebbero essere sani. Poi a me sorprende che se un giocatore ha il raffreddore non può prendere lo spray perché risulta dopato». Ma a questi interrogatori si presenterà a mani vuote? «Io vado à mani vuote. Perché nessuno mi ha chiesto niente». E se le chiederanno le carte? «Faremo delle ricerche. Le carte le avete fatte diventare im¬ portanti voi. Per me non lo sono. Il problema è di uomini, di coscienza. Portare le carte o i dépliant delle aziende farmaceutiche non cambia niente. Faccio il postino? Non è questo il problema. E' lì che vi confondete». Però non pensa che se lei va senza niente, dopo tutto questo rumore adesso le rideranno in faccia? «A lei viene da ridere. A me, dove c'è la salute, non viene da ridere mai...». Ma questo è diventato il caso dell'estate, se ne rende conto, no? «Leggo i giornali, va bene. Ma anche lì, da come l'ho visto, sembra che il delinquente qua sono diventato io. I carabinieri da Zeman, come se mi avessero arrestato. E poi vogliamo le prove...». E che cosa dice a Zoff che ha detto di lei che è uno che tira sassi a casaccio? «Che devo dire? Io pensavo che vivo nel calcio o che anche lui vive nel calcio. Poi è vero che si può vivere diversamente». Ha letto quanti medici le hanno dato ragione? «Dove vuole arrivare?». Questo l'ha sorpresa oppure no? «Io, se l'ho detto, pensavo che è così». Anche qualche politico le ha dato ragione... «Di nuovo? Ma non deve esistere un partito su queste cose». Secondo lei come finirà questa vicenda? «Non faccio pronostici. Mi auguro che il calcio rimanga lo sport più bello del mondo. Sarà così se si farà nel modo mio». Si faranno più controlli? «Il problema non si può risolvere con i controlli. Si può risolvere solo con la prevenzione». E fra i ragazzini? Pensa che ci sia anche fra loro questo problema? «Io non conosco. Ma non penso che sia impossibile». Allora, qualcuno gli ricorda un piccolo scandalo con i ragazzi della Lazio, quando lui allenava il Foggia. Zeman ascolta e non risponde. Arriccia la bocca. C'è un'ultima cosa che vorremmo sapere: ma qual è secondo lei il valore più alto dello sport? «Misurarsi l'uno con l'altro. Per superarsi. Migliorarsi. Riuscire ad affrontare i propri limiti». E' vero. Questo è il bello dello sport. Solo che, a pensarci, è anche il brutto del doping. Pierangelo Sapegno Ho sollevato un problema ma non ho fatto accuse e non tocca a me portare le prove Ho sempre parlato di farmaci: un atleta sano non dovrebbe prenderli anche se sono consentiti ■■ 6Éla mia è una questione di coscienza e spero che qualcuno ora dimostri la verità L'associazione calciatori dovrebbe difendermi e non attaccarmi Lafuve?Ero un suo tifoso ■■ Gli atleti dilettanti rischiano molto di più perché sono meno seguiti però facciamo attenzione perché conosco nuotatrici della Ddr che hanno partorito bambini deformi ìj j Gli atleti dilettanti rischiano molto di più perché sono meno seguiti però facciamo attenzione perché conosco nuotatrici della Ddr che hanno partorito bambini deformi ìj j Il tecnico della Roma Zeman. Dalle sue accuse è partita un'indagine sul doping nel mondo del calcio che ha interessato prima la giustizia sportiva e poi quella penale «Ora passo «Ma ho difeso l L'avvocato Vittorio Chiusano, presidente della Juventus, ha annunciato ieri sera che la società querelerà Zeman per le sue dichiarazioni sull'uso di farmaci nello sport. Il tecnico boemo aveva chiamato in causa alcuni giocatori bianconeri Il tecnico della Roma Zeman. Dalle sue accuse è partita un'indagine sul doping nel mondo del calcio che ha interessato prima la giustizia sportiva e poi quella penale

Luoghi citati: Ddr, Lazio, Predazzo, Roma, Torino