le imposte? Meglio pagarle a Lisbona

le imposte? Meglio pagarle a Lisbona le imposte? Meglio pagarle a Lisbona In Italia conviene comprare gli spaghetti.. I CONTI IN TASCA ALL'EUROPA IBONN tedeschi sono tartassati dal fisco ma possono contare sulla birra meno costosa (e più buona) d'Europa. In Portogallo gli stipendi sono bassi ma pane, frutta e verdura costano la metà che altrove. Gli spagnoli si rifanno con vino e brandy: in nessun altro Paese dell'Unione Europea sono tanto convenienti. Gli inglesi cercano di dimenticare affitti record ostentando una disposizione alla qualità di vita che molti continentali non possono permettersi, o non sanno immaginare. E noi italiani? Cerchiamo di consolarci di un carico fiscale troppo elevato e di prezzi record per energia elettrica e benzina, ricordandoci che in Italia gli spaghetti sono i migliori e costano di meno. La prima lezione del sondaggio «Europa in test» realizzato dal settimanale Focus è tanto ovvia quanto irritante: per vivere al meglio bisognerebbe essere flessibili. Nel senso che un olandese dovrebbe pagare le tasse a Madrid e fare spesa di verdura a Lisbona, un danese dovrebbe lavorare in patria ma comprare gli spaghetti a Roma, un italiano acquistare un'auto di media cilindrata ad Amsterdam ma la benzina a Londra (e l'aspirina a Parigi); un tedesco pagare le tasse a Dublino e fare l'insegnante a Berlino, un inglese abitare ad Atene ma comprare l'utilitaria a Londra. E così via. Altrimenti, non resta che riflettere sulle proprie debolezze e sui punti di forza del Paese nel quale si vive e si lavora. Magari, come suggeriscono le persone intervistate dal settimanale tedesco nelle 15 capitali d'Europa, mettendosi nella prospettiva di essere qualche volta stranieri in patria. Ma vediamo più in dettaglio i risultati dell'indagine di Focus, dove l'assillo tedesco per la precisione e il dettaglio cerca di racchiudere l'Europa di 372 milioni di abitanti in una fitta griglia di tabelle: geografiche, meteorologiche, gastronomico-alimentari, automobilistiche, finanziarie, fiscali, economiche. A sfogliarle, si scopre per esempio che a Berlino il sole brilla 1625 ore l'anno, la pioggia cade 112 giorni l'anno, la temperatura media è di 8,9 gradi. Mentre Parigi vanta 1780 ore di sole e una temperatura media di 11,5 gradi, ma 162 giorni di pioggia. Almeno da questo punto di vista Roma sorride, con 2533 ore di sole, 81 giorni di pioggia e una temperatura media di 16,2 gradi. Cambiando il riferimento, gli equilmri naturalmente variano: in Germania il reddito medio annuo prò capite è pari a 22.406 Ecu, in Francia è di 20.762, in Italia di 17.102. Anche a considerare la quota di senza lavoro l'Italia (con il 12,4 per cento) sta un po' peggio della Germania (9,9) e molto peggio del Lussemburgo (2,5), dell'Au¬ stria (5,1 ), della Danimarca (5,4) o dell'Olanda (5,5). Ma meglio delle più ricche Finlandia (19.817 Ecu di reddito prò capite, disoccupazione al 15 per cento) e Francia (12,6 per cento). Quanto a stipendi, a fare invidia è il Lussemburgo: un insegnante guadagna (al lordo) il 300 per cento in più di un collega italiano e il 400 più di un col¬ lega greco, oppure il doppio di un inglese e un terzo abbondante in più di un tedesco. Ancora in Lussemburgo, un ingegnere guadagna più che in ogni altro Paese dell'Unione Europea: il doppio che in Irlanda, in Finlandia e in Svezia, due terzi più che in Portogallo e in Grecia, poco meno del doppio che in Olanda e in Italia, dove però la forbice fra stipendio lordo e stipendio netto è inferiore, e più vantaggiosa dunque per il datore di lavoro. Cambiare prospettiva fa bene. Nella ricca Danimarca (25.942 Ecu di reddito medio prò capite) si pagano le tasse più alte di tutta l'Europa, al 62 per cento. Una vetta sfiorata dal Belgio, dall'Olanda e dalla Germania. Se in Italia e in Austria la situazione migliora di poco (aliquote rispettivamente di poco superiori o inferiori al 50 per cento), Portogallo e Gran Bretagna sono paradisi fiscali, con un massimo del 40 per cento. Ancora un confronto, sotto forma d'indovinello: quanti minuti deve lavorare un metalmeccanico per comprare un chilo di pane? Sette minuti in Gran Bretagna, 8 in Danimarca, 11 in Olanda e in Irlanda, 13 in Germania, 19 in Francia, 23 in Italia. Peggio di noi, questa volta, si sta soltanto in Finlandia (26 minuti) e in Svezia (29). Emanuele Novazio L'ITALIA IN EUROPA DISOCCUPAZIONE AL DSCif^O POSTO NULA SCALA dì ìsmm ii 4MB $m.&$ STIPENDI MEDI, ai mi iotf PKfAi i ALlPfcrt; (oiwiiaiiMWMs « aliuuuic fidali, GRAVOSI<P0CQSUKRIORIAi.50POI CENTO) POTERE D'ACQUISTO mr posto ORE DI SOLE IN UNAÉj REDDITO MEDIO PRO CAPITE1 iftrfOSty (OD 2533 OR! At 13° posto, CC0H17J02 e€u Bisognerebbe essere flessibili: vivere a Roma prendere lo stipendio in Lussemburgo e far benzina a Londra Il ministro delle Finanze Vincenzo Visco

Persone citate: D'acquisto, Emanuele Novazio, Vincenzo Visco