Longo ha preso le misure al «mostro»

Longo ha preso le misure al «mostro» ATLETICA Dopo il 3° posto di Montecarlo, crescono le azioni del veneto per gli 800 degli imminenti Europei Longo ha preso le misure al «mostro» «Kipketer è fortissimo, ma non imbattibile come l'anno scorso» MONACO DAL NOSTRO INVIATO «Ci siamo riusciti, è come se ogni settimana si disputasse una piccola Olimpiade»: Primo Nebiolo va giustamente fiero della sua ultima creatura, la Golden League, che ad ogni appuntamento offre risultati di grande rilievo, assottigliando sempre più la lista dei pretendenti al jack-pot da un milione di dollari. Erano dodici dopo la prova inaugurale di Oslo, sono diventati otto a Roma e adesso, dopo Montecarlo, sono in cinque - Hicham El Guerrouj (1500), Haile Gebrselassie (3000/5000), Bryan Bronson (400 hs), Marion Jones (100) e Charity Opara (400) - a dover tentare di confermarsi nelle prossime prove, la prima mercoledì a Zurigo. Veri supermen o superwomen, insomma. Come ha confermato di esserlo Wilson Kipketer, al rientro dopo il violentissimo, attacco di malaria che lo aveva colpito in Portogallo a gennaio, durante uno stage di allenamento. Il danese (di passaporto, ma di natali kenyani) era particolarmente atteso visto che tra otto giorni prenderanno il via a Budapest i campionati europei e proprio negli 800 l'Italia presenterà una coppia (Longo e D'Urso) in grado di aspirare al podio come indicano le liste stagionali. E proprio nella gara che ha rilanciato Kipketer, Andrea Longo unico bianco al via - ha ottenuto un buon terzo posto davanti a gente come Everett, Haida, Chirchir, Kiptoo. La gara dell'azzurro è stata abbastanza giudiziosa, anche se a 300 metri dal traguardo è andato all'attacco, finendo poi per pagare la sua esuberanza nei 50 metri finali dove lo hanno passato Kipketer e Ndururi. «Forse - ammette Longo - ho interpretato la gara troppo da protagonista, quello che occorre è coraggio ragionato». Prevalgono le recriminazioni o la consapevolezza di aver maturato comunque ulteriore esperienza? «Nel complesso sono soddisfatto perché è vero che ho prodotto uno sforzo che ho poi pagato, ma anche che in quel momento c'erano due avversari avanti di qualche metro e il "buco" andava chiuso. Per farlo ho superato anche Kipketer, che non sapevo in che condizioni fosse. Era alla prima gara dell'anno, poteva anche essere in difficoltà e a quel punto si doveva pur fare qualcosa. Tant'è vero che chi ha aspettato, poi mi è finito dietro». Questo Kipketer pare proprio imbattibile, anche in proiezione Europei... «E' fortissimo, ma forse non come lo scorso anno. La gara secca è un conto, tre turni in tre giorni rappresentano un carico che chiunque può pagare. Specie chi ha poche gare nelle gambe. E' vero che Kipketer da qui a Budapest, passando mercoledì per Zurigo, può migliorare, ma anch'io non sono al massimo. Diciamo che sono all'80 per cento, che quindi un margine di progresso resta anche a me». Dunque ha già pensato anche a una possibile tattica per la finale dei campionati continentali, il 23 agosto, dopo che il 21 e 22 si saranno disputate batterie e semifinali? «Ogni gara ha la sua storia: Kipketer, in generale, tende a piazzare la volata negli ultimi 150 metri. Forse la tattica potrebbe essere di provare ad attaccarlo prima, costringendolo a uno sprint lungo che magari faticherebbe maggiormente a tenere». Sabato, con l'44"40, lei ha eguagliato il primato personale ma è rimasto lontano dal record di Fiasconaro ( l'43"7). «In verità io non puntavo al primato quanto a prendere le misure di Kipketer ottenendo il miglior risultato possibile. Certo, il limite di Fiasconaro fa gola anche perché Marcello rappresenta davvero un mito. Io sono nato due anni meno un giorno dopo quel 27 giugno 1973 in cui compì la sua favolosa impresa. Tanto più favolosa perché ha resistito in questi 25 anni agli attacchi che gli hanno portato grandi ottocentisti come Sabia, Benvenuti e D'Urso». Vi siete mai visti con Fiasconaro? «E' accaduto a una festa dell'atletica, un paio di anni fa, e ho appesa nella mia camera da letto la fotografia di quell'incontro. E' stato un momento memorabile. Il sogno mio è di riuscire a far megho di lui, anche se sono convinto che gb darebbe un dispiacere: sono sicuro che Marcello a quel record tiene molto, è uno splendido legame che gli rimane con l'Italia, per lui che vive in Sud Africa». Giorgio Barberis Wilson Kipketer campione ritrovato i migliori ottocentisti '98 Questi gli atleti che, nel 1998, hanno corso gli 800 metri in meno di 1 '45": in neretto gli europei. 1'42"76 Japhet Kimutai [Ken] 1'42"90 Patrick Ndururi [Ken] 1'43"03 Kennedy Kimwetich [Ken] 1'43"33 Robert Chirchir [Ken] 1'43"50 MahjoubHaida [Mar] 1'43"65 LobanRotich [Ken] 1'43"73 Wilson Kipketer [Dan] 1'44"17 Vebjorn Rodal [Nor] 1'44"19 Frederick Onyancha [Ken] 1'44"20 David Kiptoo [Ken] 1'44"40 Andrea Longo [!ta] 1'44"46 Giuseppe D'Urso [Ita] 1'44"48 Mark Everett [Lisa] 1'44"50 JoelMarua [Ken] 1'44"51 Norberto Tellez [Cub] 1'44"77 Hezekiel Sepeng [Saf] 1'44"98 Nathat Kahan [Bel]