Bologna, Signori nei panni di Baggio

Bologna, Signori nei panni di Baggio Bologna, Signori nei panni di Baggio Mazzone scommette su Eriberto: ma non bisogna bruciarlo BOLOGNA DAL NOSTRO INVIATO Mazzone non tradisce. Nel Bologna di Lntertoto già si intravede la grinta del condottiero. Quando scatta dalla panchina il «sor Magara» alza il mento e scompone ia tuta, un tecnico da combattimento che esalta e intimorisce i suoi stessi giocatori. A 61 anni compiuti, Carletto si appresta all'ennesimo sforzo: non gli capita mai una squadra forte. E il Bologna che Gazzoni gli ha affidato di cose da rivedere ne ha parecchie. Il direttore generale Cinquini se ne è andato a Stoccolma per visionare una mazzetta di svedesi. La difesa ha assoluto bisogno di rinforzi (si parla di Tarozzi della Fiorentina, Maltagliati del Toro). A centrocampo andrebbe bene Cruz (non arriverà mai) o più modestamente Statuto. Il giallorosso costa poco ed è un pupillo di Mazzone, ma ha un ingaggio superiore al miliardo. Difficile trovare l'accordo. D'altra parte al tecnico sarebbero piaciuti anche i vari Maini, Muzzi e Goretti, ma «non me la sono sentita di fare spendere decine di miliardi alla società». Però 4-5 sembra che Gazzoni si sia deciso a metterli sul banco. Finora il presidente ha fatto il «furbo»: Ingesson e Boselli sono arrivati a parametro zero e Signori in prestito gratuito. Il miracolo Baggio delia scorsa stagione ha ingolosito Gazzoni che cerca di ripetere con successo l'operazione. Conquistata la finale dell'Intertoto, Mazzone fa cauti complimenti: «I miei giocatori hanno dimostrato grande spessore morale, grande carattere. Una squadra priva di attributi non sarebbe uscita da Marassi con la qualificazione in tasca. Adesso il nostro lavoro si sposta verso la doppia sfida con i polacchi del Ruch Chorzow. Niente proclami, anche se penso che la vera finale per la qualificazione Uefa l'abbiamo appena giocata, eliminando la Sampdoria». Mazzone non cambia, rimane uguale a se stesso. Appena concluso lo «scontro» di Genova, è entrato negli spogliatoi e ha detto: «Ragazzi mi avete fatto un grosso regalo. Mo' me ne fate un altro. Si torna fuori per l'allenamento così vi regalo 24 ore di vacanza». Due possibili carte vincenti, Eriberto e Signori, spiccano nel mazzo rossoblu. La prima è un diciannovenne brasiliano dal gol facile e dal transfert difficile. Mazzone spera di rivivere un caso Totti. Nella capitale Er Pupone fu lanciato gradualmente dal tecnico che oggi quasi ripete una filastrocca: «Il ragazzo ha bisogno di inserirsi piano piano. Ha fatto intravedere grandi qualità, può diventare un protagonista nel Bologna. Ma a buttarlo subito nella mischia rischieremmo di bruciarlo. Ce vo' pazienza». Dunque Eriberto ha bisogno di tempo, ma Si¬ gnori? Il destino vuole che Mazzone ritrovi ai suoi ordini il laziale che più lo ha fatto soffrire. Ma i tempi sono cambiati, il tre volte capocannoniere è rimasto in ombra dopo l'addio alla maglia biancazzurra. Alla Samp aveva problemi con Boskov, poi l'operazione alla schiena e adesso una preparazione differenziata. «Signori è avanti con la preparazione, sarà certamente al suo posto in avvio di campionato - sostiene l'allenatore -. E' un grande attaccante, un personaggio che si allena in umiltà. Gli ho detto di fare come Baggio, lavorare e giocare con entusiasmo per recuperare il tempo perduto». L'ex goleador laziale sorride: «Se ieri ho fatto soffrire Mazzone con 3 gol vincenti nei derby, adesso spero di ripagarlo con altrettanta gioia. Sono motivatissimo, so che il Bologna è una società ambiziosa. Eredito posizione e numero di Baggio, spero di fare bene come lui. Quest'anno non scommetto, ho solo certezze. Devo tornare in alto, è giusto che gli altri abbiano dubbi: è come se ricominciassi da zero, ma so che ce la farò». Sulla solidità del Bologna viene qualche dubbio, guardando i dati anagrafici. I trentenni e passa non sono pochi. Ride Ingesson, classe '68: «Stiamo bene così. Guardate anche i Mondiali, le cose migliori sono venute da squadre ricche di nonnetti. I giocatori danno il meglio tra i 28 e 34 anni, quando l'età unisce esperienza e qualità». [p. ser.] I venticinque della rosa Venticinque giocatori, di cui sei stranieri (almeno di nascita) e nove nuovi (in neretto): ecco la rosa a disposizione di Mazzone, altra novità del Bologna. PORTIERI: Antoniofi (anno di nascita '69), Roccati ('75), Brunner ('73). DIFENSORI: Dall'Igna ('72), Mangone ('68), Paganin ('70), Paramatti ('68), Pavone ('72), Tarantino ('71), Boselli ('72), Zivkovich ('74). CENTROCAMPISTI: Cristallini ('71), Magoni ('67), Marocchi ('65), Nervo ('71), Ingesson ('68), Gentilini ('70), Doni ('73), Cappioli ('68). ATTACCANTI: Andersson ('67), Fontolan ('66). Kolyvanov ('68), Sanchez ('72), Eriberto ('79), Signori ('68). Signori cerca riscatto alla cotte di Mazzone Fi LO SCHEMA PEI ROSSOBLU' ÌÙ* ANTONIOLI PARAMATTì PAGANIN MAGONI INGESSON MAROCCHI MAN60NE TARANTINO K01YVAN0V AKDERSSOH SIGNORI

Luoghi citati: Bologna, Genova, Pavone, Stoccolma