Con Scaini e Beretta la musica sacra inonda Santa Rita

Con Scaini e Beretta la musica sacra inonda Santa Rita PER LE SOIREESPEL CIRCOLO DELLA STAMPA Con Scaini e Beretta la musica sacra inonda Santa Rita Mentre le iniziative musicali estive si spostano nei luoghi di villeggiatura, a Torino il santuario di Santa Rita ha offerto ancora ai cittadini l'occasione di ascoltare un concerto di musica sacra. Per l'ultima delle soirées del Circolo della Stampa di Torino organizzate dalla «Nuova Arca», sabato sera c'era un pubblico decisamente numeroso che ha potuto seguire un programma pregevole anche per la scelta di innumerevoli pagine esemplificative dei testi legati al culto e per le agili alternanze di organico. Gian Luca Cagnani ha dato voce allo splendido organo di Gustavo Zanin che i torinesi hanno ormai l'abitudine di ascoltare nell'annuale Festival organistico internazionale. Riuscita serata per lui che ha fatto sentire tutta la possanza della «Fantasia in sol minore» di Bach per organo solo e che ha sostenuto l'intero programma. Francesca Scaini e Giovanna Beretta hanno interpretato testi sacri alternandosi nelle esecuzioni. L'intensità e la calda awolgenza del primo sosprano, la chiara estroversione del secondo, hanno accentuato la funzione espressiva della lettura soprattutto nei duetti che hanno aperto e chiuso la serata. Le sezioni dello «Stabat Mater» di Pergolesi, l'opera più nota in tutta Europa tra i suoi lavori sacri, hanno così beneficiato di una più accentuata descrittività psicologica legata al dolore di Maria ai piedi della croce del figlio. Giovarmi Miszozyszyn (flauto), è passato con disinvoltura dalla compostezza della «Sonata in mi minore» haendeliana per flauto e basso continuo alle ricercatezze garbate del «Pastor Fido», la Sonata n. 6 di Vivaldi in cui ha lasciato ben emergere il carattere contemplativo del Largo. La bella idea di eseguire entrambi i «Magnificat» di Vivaldi e di Bach avrebbe forse potuto destare l'interesse di un più immediato confronto se le due pagine si fossero ascoltate in una successione più ravvicinata anche perché la Scaini ha saputo rendere la composta solennità di Bach e la mobilità che Vivaldi conferisce invece alla risposta data dalla Vergine a Elisabetta. Qualche forzatura nella voce della Beretta nella seconda parte non ha ombrato la felicità di un ascolto sinceramente applaudito. Aurora Blardone

Luoghi citati: Europa, Torino