Nigeriani sposi in chiesa tra canti e balli

Nigeriani sposi in chiesa tra canti e balli Marito e moglie appartengono a due tribù rivali che «a Torino hanno siglato la pace» Nigeriani sposi in chiesa tra canti e balli La cerimonia a San Salvano, dove abitano i due giovani Lei in abito bianco, lungo, coroncina di perle e Strass per fermare il velo, strascico di cinque metri. Lui in un classico tight nero, cravatta champagne, capelli cortissimi sui lati. Dieci damigelle, cinque bambine e cinque adolescenti, e centoventi invitati. Fred Iluobe e Blessing Onumunu si sono sposati, ieri mattina a San Salvano, nella parrocchia di San Pietro e Paolo. Sono i primi nigeriani ad andare a nozze, con rito cattolico, a Torino. Regista della cerimonia, don Piero Gallo, parroco soddisfatto e felice, ma anche impegnato a conciliare i «momenti» più intensi della liturgia con un'irrefrenabile esplosione di musica, canti e persino balli. Mentre la cerimonia si svolgeva, don Gallo, che è missionario, si è lasciato sempre più coinvolgere dal clima di festa. Ad officiare aveva lasciato un collega tedesco, don Hans, che alla fine dello sposalizio è corso in sacrestia e ne è uscito con una Canon per immortalare scene e colori: «Nei gesti di questa gente si avverte la vita, la gioia che viene da dentro». Il matrimonio fra Fred e Bles- sing, lui in Italia dal '93 e lei fin dal 1990, entrambi oggi sulla trentina, era ricco di significati. Anche per i nigeriani, come ha spiegato l'«abohdikisum» (cioè il principe) Cristopher Achom Chido: «Fred è un Icham, Blessing è una Ibo. Sono due tribù che in Nigeria non hanno molti contatti, e in passato fra loro ci sono stati anche momenti di accesa rivalità. Qui, a San Salvarlo, abbiamo fatto la pace». Al matrimonio erano presenti oltre cento africani. Eleganti le donne negli abiti della festa, ognuna con un vistoso copricapo. Rigidamente divisi per sesso in chiesa (gli uomini sul lato destro, le donne a sinistra), i nigeriani hanno cominciato con canti tenui, quasi melanconici, per poi arrivare all'esplosione della felicità nella fase centrale della Messa, subito dopo le frasi di rito che Fred e Blessing hanno pronunciato in inglese, fra applausi scroscianti. Poi l'incalzare dei canti, sempre ritmati con il battito delle mani, in uno splendido gioco di cori e di voci. Cerimonia sì, ma anche spettacolo raro. Nessuno degli italiani, presenti nei banchi in fondo alla chiesa, ha voluto abbandonare anzitempo questa Messa così particolare. E così, sul sagrato, non sono poi mancati volti bianchi a battere le mani ed a lanciare coriandoli, come vuole la tradizione arrivata da lontano. Con i parenti degli sposi impegnati a fotografare qualsiasi cosa, compresi i giornalisti italiani e la troupe della tivù. Dopo la cerimonia lo strombazzante corteo ha raggiunto il Valentino, per le foto di rito, poi il pranzo tipico in un locale di corso Racconigi. Per gli sposi (che abiteranno proprio a San Salvario) non ci sarà viaggio di nozze perché Fred, che fa l'operaio in una fabbrica di Collegno, fra una settimana dovrà tornare a) lavoro. Se ci saranno i soldi, una puntata in Nigeria si potrà fare magari a Natale. Angelo Conti Fred Iluobe e Blessing Onumunu durante la cerimonia accanto a don Piero Gallo

Persone citate: Angelo Conti Fred, Blessing, Blessing Onumunu, Cristopher Achom Chido, Fred Iluobe, Gallo

Luoghi citati: Collegno, Italia, Nigeria, Torino