Tutti a Woodstock, per fare affari
Tutti a Woodstock, per fare affari Il prossimo fine settimana, a ventinove anni dallo storico happening Tutti a Woodstock, per fare affari Campeggio vietato, numero chiuso ai concerti WHASHINGTON. Addio capelli lunghi e pantaloni a zampa d'elefante: Woodstock 1998, che si terrà il prossimo fine settimana nello stesso luogo dove si tenne il celebre festival di «Pace amore e musica», vuule essere un punto di richiamo per giovani professionisti, che magari ci andranno con costose auto sportive, invece che in «Maggiolino», come i loro predecessori. E' questa l'idea del miliardario Alan Gerry, che ha organizzato la kermesse musicale di quest'anno - da venerdì a domenica prossimi presso Bethel (New York), nella speranza che da questo evento si possa poi creare un parco divertimenti a indirizzo musicale permanente, con teatri, cinema e ristoranti. «Vogliamo rivitalizzare questa zona, dopo 29 anni», ha affermato. Chi si aspetta trasgressione resterà quindi deluso: i concerti finiranno alle sette di sera e in tutta la zona è stato messo il divieto di fare campeggio libero. Solo 30 mila persone al giorno potranno accedere al festival (all'originale furono 500 mila e migliaia restarono invano in fila lungo le stradine di campagna della zona per due gior¬ ni). Tra gli ospiti annunciati c'è anche qualche veterano della prima edizione: Pete Townshend degli Who e Richie Havens. Alan Gerry, 69 anni, è un imprenditore che non ha nulla a che vedere con la musica, prevenendo dai servizi per la tv via cavo. Ha acquistato il sito - l'ex fattoria di un certo Max Yasgur, uno sconosciuto che divenne una leggenda tra gli hippie dopo il festival con l'esplicita intenzione di creare il parco. Woodstock 1998 è la sua prima operazione in quella direzione. Gerry ammette di non essere mai stato un hippie - «al massimo portavo i pantaloni scampanati», racconta al «Washington Times» - e ricorda come proibì alla figlia adolescente di andare al festival del 19G9. Lei, comunque, ci andò lo stesso, in bar^a al divieto paterno. Pete Townshend
Persone citate: Alan Gerry, Max Yasgur, Pete Townshend, Richie Havens
Luoghi citati: New York
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