Gli Usa: voli pericolosi ad Aviano

Gli Usa: voli pericolosi ad Aviano Strage del Cermis: i vertici dei marines ammettono carenze nella sicurezza Gli Usa: voli pericolosi ad Aviano Silurato il capo della squadra WASHINGTON. «Nella base di Aviano le procedure per la sicurezza dei voli sono carenti», ammette ufficialmente il comando dei marines di stanza in Friuli. I primi passi della giustizia Usa a sei mesi dalla tragedia che costò la vita a venti persone sono il siluramento del comandante dello squadrone responsabile per la caduta della funivia del Cermis, una non precisata punizione per un altro ufficiale e la revisione completa delle norme di volo. «L'inchiesta - si legge nel comunicato dei marines - ha accertato che le procedure di sicurezza non sono efficienti come dovrebbero. Il generale comandante del secondo stormo ha ricevuto l'ordine di rivedere l'intera procedura e comunicare i provvedimenti presi. La lezione cosi imparata sarà trasmessa agli altri comandanti di stormo». La decisione è stata presa dal generale Peter Pace, comandante dei marines per la regione atlantica, dopo tre giorni di udienze nella base di Camp Lejeune. Quattro ufficiali dovevano rispondere di trascuratezza nell'adempimento dei loro doveri. Il tenente colonnello Richard Muegge è stato privato del comando del Vmaq-2, lo squadrone per la guerra elettronica, e trasferito ad altro incarico nella base di Cherry Point. Ha ricevuto inoltre una lettera di cen- sura. Allo squadrone apparteneva l'aereo «Prowler» che ha tagliato il cavo della funivia del Cermis. Il maggiore Max Caramanian, direttore delle procedure di sicurezza dello squadrone, è stato colpito da un provvedimento disciplinare. Sono stati invece prosciolti per insufficienza di prove il comandante in seconda John Koran e il comandante del centro operativo. «Gli inquirenti - si legge nella motivazione che accompagna il verdetto del generale Pace hanno accertato che gli errori dei comandanti non sono la causa della sciagura, ma hanno raccomandato sanzioni appropriate». Il colonnello Muegge era stato interrogato in giugno, durante l'istruttoria conclusa con il rinvio a giudizio del pilota Richard Ashby e del navigatore Joseph Schweitzer. In quella occasione aveva ammesso che due mesi prima della tragedia del 3 febbraio i piloti del suo squadrone avevano avuto istruzione di non scendere sotto i mille piedi di quota (circa 330 metri). Né il comandante né il responsabile delle procedure di sicurezza erano tutta¬ via al corrente del limite minimo di duemila piedi che era stato imposto dal governo italiano. Le sanzioni contro i comandanti tuttavia non sminuiscono la responsabilità del pilota. Secondo l'accusa, il capitano Ashby volava a 370 piedi dal suolo, molto al di sotto dei limiti che gli erano stati indicati. Per questo motivo, assieme al suo navigatore, dovrà rispondere di omicidio colposo e violazione di consegna davanti alla corte marziale. Il processo è stato fissato per dicembre. «Le stesse autorità militari americane riconoscono la propria responsabilità oggettiva e l'assoluta peculiarità e anomalia dell'incidente», commentano Alberto Mioni e Alessandro Comola, legali delle famiglie delle vittime altoatesine. Se è quindi vero, «come implicitamente ammesso dalle autorità Usa», che non si è trattato di un evento casuale, ma «riconducibile ad una pluralità di condotte colpevoli risulta inspiegabile - proseguono i due legali - l'assoluzione di due dei quattro membri dell'equipaggio del velivolo che fece cadere la cabina», [r. cri.] Richard Ashby, il pilota del caccia che tranciò il cavo della funivia del Cermis

Luoghi citati: Aviano, Friuli, Usa, Washington