Pioggia e caldo seminano morte

Pioggia e caldo seminano morte Continua a salire il livello del Fiume Azzurro. Alluvioni in Sud Corea: 82 mila sfollati Pioggia e caldo seminano morte In Cina già 2 mila vittime Cronache del grande caldo. E delle grandi inondazioni. Incubi che continuano a correre dalla Cina alla Corea fino all'Australia, e che coinvolgono anche il Medio Oriente e la vicina Turchia. Piogge torrenziali che portano morte, distruzione e centinaia di migliaia di sfollati. In altri casi, aia che uccide. CINA. Continua a crescere il livello delle acque dello Yangtze, il più grande fiume della Cina che, con la sua piena, ha già provocato 2 mila morti e danni per quasi 5 miliardi di dollari in una dello più disastrose inondazioni degli ultimi 30 anni. La situazione resta particolarmente critica sul corso medio inferiore del fiume e la città di Wuhan, un centro industriale di sette milioni di abitanti situato nel cantone orientale dello Jianli, continua ad essere esposta al rischio di una alluvione. Per scongiurare il pericolo, le autorità hanno fatto saltare in aria alcune dighe secondarie nella provincia dello Hubei, circa 150 chilometri a Nord della città. Dalla zona sono state fatte evacuare circa 50 mila persone. Negli ultimi giorni sono stati evacuati anche i 500 mila abitanti del cantone di Giong'an in vista di una possibile deviazione del corso del fiume. Nel frattempo il suo livello continua pericolosamente ad alzarsi. SUD COREA. E' di 230 morti l'ultimo bilancio delle alluvioni che hanno investito negli ultimi giorni la Corea del Sud, con particolare violenza nella zona della capitale Seul, dove da 80 anni non si registrava una tale ondata di maltempo. Mentre la situazione meteorologica migliora e per la prima volta da quattro giorni è tornato il sole, il fronte dei temporali allontanandosi dalla penisola coreana ne ha colpito le coste centrali, e ha causato altri sette morti. Le alluvioni hanno lasciato 82 mila persone senza tetto e i danni ammontano complessivamente a 3800 miliardi di lire. La capitale sta faticosamente tornando alla normalità, anche se in alcune zone della metropoli di 12 milioni di abitanti il livello dell'acqua è ancora di un metro. AUSTRALIA. Massimo allarme anche in Australia, dove le cittadine più piccole attendono il picco dell'alluvione. Nella città nordoccidentale di Gunnedah i residenti sono stati allertati per la quarta volta in tre settimane su un improvviso innalzamento delle acque del fiume Namoi. In emergenza la Hunter Valley, a Nord di Sydney, dove 600 persone sono rimaste isolate dalle acque del fiume Hunter. TURCHIA. Le piogge torrenziali che cadono da due giorni sulla costa turca del Mar Nero hanno provocato ingenti danni e interruzione parziale dei trasporti stradali nelle province di Trebisonda e Samsun. In quest'ultima le piogge hanno provocato l'inondazione di numerose abitazioni e edifici commerciali paralizzando il traffico cittadino. Sempre in Turchia 71 persone, perlopiù bambini, sono morte nel Sud-Est cadendo dai tetti delle loro case dove erano salite per sfuggire alla calura. Nella zona da diverse settimane vi sono temperature superiori a 40 gradi, i feriti per tali cadute sono stati diverse centinaia. CIPRO. Venti persone sono morte a Cipro nella giornata più calda degli ultimi 40 anni. Da mercoledì nell'isola la temperatura si è mantenuta attorno ai 43 gradi. Un migliaio di persone, colte da collasso, sono state portate in ospedale. CISGI0RDANIA. Un palestinese detenuto nel carcere di Gerico (Cisgiordania) è morto nella sua cella e le autorità sospettano che il decesso sia collegato alla forte ondata di caldo che investe il Medio Oriente in generale e la valle del Giordano in particolare, dove ieri sono stati registrati 45 gradi all'ombra, [e. st.] A Cipro barometro fìsso sui 43 gradi Migliaia di persone in ospedale Un'immagine della sponda Ovest del fiume Yang-tze

Persone citate: Pioggia