Incendi, l'emergenza non dà tregua di Massimo Numa
Incendi, l'emergenza non dà tregua «C'è un complotto contro i parchi naturali». Giallo sull'arresto di un uomo alla Spezia Incendi, l'emergenza non dà tregua Un assessore ligure: «Siamo di fronte a terroristi» GENOVA. Ancora fiamme, da Nord a Sud, provocate da piromani. Anzi piro-terroristi, secondo la Regione Liguria. Uno lo avrebbero fermato alla Spezia. Un altro ha appiccato numerosi focolai sull'Aurelia tra Tarquinia e Montalto di Castro. Forse lo prenderanno, griazie alla targa della sua auto. Ovunque bilanci da day after: a Spotorno (Savona), sabato sono andati in fumo 350 ettari di bosco. E ieri altri roghi nel Levante: a Vernazza, nelle Cinque Terre, dove le fiamme si sono estese per 2-3 chilometri; a Follo, sempre nello Spezzino, per 2 chilometri. A Sestri Levante, Casarza e Deiva complessivamente in fumo 1200 ettari. Ieri in prima linea i vigili del fuoco, guardie forestali, tanti volontari, carabinieri. In Toscana dopo alcuni giorni di emergenza la situazione è sotto controllo. Fra le province di Pisa e Lucca, il fuoco ha distrutto 800 ettari di bosco. Circoscritti gli incendi sul Montalbano, mentre i carabinieri di Signa stanno cercando i piromani che avrebbero appiccato incendi in alcuni zone collinari intorno alla città. Emergenza anche in Sardegna. Per fronteggiarla sono intervenuti tre Canadair da Ciampino e Olbia: distrutti cento ettari. Incendi '98.1 dati nazionali di luglio dicono che gli incendi sono stati più numerosi e più devastanti dell'intero periodo gennaio-giugno '98, il doppio di quelli registrati nello stesso mese del 1997. Complessivamente a luglio sono stati 3323. La superficie bruciata è pari a 67.653 ettari (32.461 nel luglio '97). Chiuso il bollettino di guerra, ennesima disfatta per l'ambiente, si ritorna al fronte. In Liguria, ieri, è stato finalmente massiccio l'intervento della Protezione civile: quattro Canadair e un G22 della Protezione civile; due elicotteri della Re¬ gione, uno dei vigili del fuoco (da Torino), uno della Marina. Altri Canadair sono intervenuti ad Alassio e a Spotorno, per eliminare gli ultimi focolai. Troppo tardi? Sì, secondo gli uomini di Forestale e Vigili del fuoco, rimasti sugli incendi per ore, con organici ridotti al minimo. «Gli aerei sono arrivati quando ormai il disastro era compiuto - spiegano -, è necessario che gli aerei facciano base ad Albenga e a Luni, nelle Cinque Terre. Promesse ormai dimenticate...». I piromani. I carabinieri della Spezia hanno fermato un uomo, so¬ spettato di avere appiccato un incendio. L'arresto sarebbe stato fatto tra Monterosso e Vernazza. Sarebbe il primo a finire in cella, in Liguria. Gli inquirenti hanno tracciato varie ipotesi di identikit: teppisti (vedi i sassi dai viadotti), collegati tra loro da uno spirito di sinistra emulazione. Psicopatici. Il movente economico: ormai il fuoco è un business da 2000 miliardi l'anno, che potrebbe far gola a chiunque può avere interesse nello spegnimento. Gli speculatori edilizi. E' vero che in teoria - sui terreni bruciati non si può costruire per dieci anni. Ma, mancando segnalazioni precise al Catasto regionale, lo Stato in molti casi ha avuto la memoria corta. E guarda caso, in Liguria, vanno sempre a fuoco aree di grande pregio naturalistico, in posizioni strategiche per il turismo. Infine altri scenari inquietanti: il fuoco come estrema protesta di chi vuole eliminare una riserva di caccia, contestata per la presenza di cinghiali e altri animali. Potrebbe essere il caso di Spotorno. Mario Chella, sindaco di Sestri Levante, non ha dubbi: «Hanno appiccato il primo focolaio venerdì alle 21 a Bocca della Valle, a S. Vittoria. E' stata vista la colonnina di fu¬ mo, una persona sospetta. Sabato sera quei farabutti hanno cercato di allargare il fronte, dando fuoco a San Lazzaro di Casarza. Non ci sono riusciti, sennò chissà come finiva...». L'assessore regionale della Liguria, Egidio Banti, parla apertamente di «piro-terrorismo»: «Non è l'azione di singoli. C'è una strategia precisa. Sono dei piro-terroristi che agiscono nell'ambito di un complotto criminale. Rilevo una particolare attenzione sui nuovi Parchi nazionali, in Liguria quello delle Cinque Terre e dell'Appennino Tosco-emiliano». A Spotorno alcuni testimoni, già sentiti dai Vigili urbani, giurano di aver visto, alle quattro di sabato mattina, pochi minuti dopo il triplice «innesco» dell'incendio, una donna in moto allontanarsi a tutta velocità dal focolaio. La stanno cercando. Massimo Numa L'emergenza incendi continua. A destra un volontario si protegge dal fumo mentre lavora sulle colline di Sestri Levante topp dbli Qidi il rim asIl f Glli dll Li
Persone citate: Aurelia, Bocca Della Valle, Egidio Banti, Mario Chella, Vernazza
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