A ZONZO TRA SAPORI E ARTE

A ZONZO TRA SAPORI E ARTE CANAVESE A ZONZO TRA SAPORI E ARTE Breve guida a ristoranti cantine sociali e monumenti Azonzo per il Canavese, alla ricerca dei vini da sorseggiare al fresco delle cantine sociali e di quei sapori riscoperti grazie ai diciassette «Ristoranti della tradizione canavesana». Forniamo qualche suggerimento ai lettori traendo spunto da un vademecum preparato per il turista di un giorno, o poco più, dall'Atl del Canavese e delle Valli di Lanzo. Inoltre, associamo alle indicazioni per la gola la segnalazione di ciò che, prima o dopo essersi saziati, si può visitare, secondo quel binomio di cucina e arte su cui oggi molto si punta in Canavese. A Sparane, poco distante dai ruderi del fortilizio dove Re Arduino si asserragliò nel 1002 per respingere Enrico II di Sassonia, c'è uno di questi ristoranti: è, appunto, «La Rocca di Sparane» (via Arduino 6, tel. 0124/808867). Qui, si potranno assaporare cibi preparati secondo antichi ricettari: dalle cipolline di Ivrea, in cui il sapore forte dell'aceto che le immerge si mescola allo zucchero a velo, al coniglio alla canavesana, fortemente speziato ed anch'esso in equilibrio agrodolce, sino -alla più classica tofeja, forse il piatto che più è rimasto in auge in tempi di egemonia monferrina e langarola sull'intera cucina piemontese. A Castellamonte, poi, una visita alla Mostra della ceramica, quest'anno nel segno di Giacomo Manzù, può ben conciliarsi con una tappa ai Tre Re, in piazza Martiri della Libertà 27 (tel. 0124/515470), uno dei ristoranti più raffinati dalla regione che è fra i promotori della rivitalizzazione della cucina canavesana. Per saziare il palato degustando anche qualche buon bicchiere in una cantina, occorre lasciare l'Alto Canavese a favore del Calusiese, terra di vigneti che danno l'Erbaluce e il Passito, entrambi doc. A Caluso, in piazza Mazzini 4, ha sede la Cooperativa Produttori Erbaluce (tel. 011/9831447), che accoglie i visitatori il lunedì, il martedì, il venerdì e il sabato dalle ore 8 alle 12; il giovedì dalle 8 alle 12 e dalle 14 alle 18. A pochi chilometri, a Cuceglio, in via Montalenghe 9 (0124/32034) c'è la Cantina Sociale del Canavese, aperta dal martedì al sabato, dalle 8 alle 12 e dalle 14 alle 18. Chi si fosse recato nel Calusiese per i piaceri di Bacco essendo pure una buona forchetta, può fare un salto al Gardenia, «ristorante della tradizione», a Caluso in corso Torino 9 (tel. 011/9832249). Se, poi, volesse coronare la giornata con qualche ora d'ozio al fresco, c'è il lago di Cantila, mentre preferendo una passeggiata nei luoghi d'arte, troverà tre opportunità nel raggio di pochi chilometri: i castelli di Mazze e di Moncriveilo, nei pressi di Cigliano, aperti il primo solo il sabato (dalle 14,30 alle 18) e il secondo l'intero weekend (dalle 15 alle 18); op¬ pure, il complesso abbaziale di Montanaro, che risale al Seicento, visitabile il sabato e la domenica dalle 10 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 18. Montanaro è conosciuto come il paese dei canastrelli, ancora oggi preparati a mano e cotti nei vecchi forni comuni. Proprio a questo dolce, si rifa il ristorante montanarese «Al canastrel», di Strada Vallo 3 (tel. 011/9160818). Cambiando la rotta di questo breve viaggio fra golosità ed arte, si finisce dritti dritti nell'Eporediese. A Piverone, in via Strada Nuova 12, ci si può aggirare fra le botti e gli scaffali pieni di bottiglie d'annata della Cantina Sociale della Serra (tel. 0125/72166), che prende il nome dalla vicine colline moreniche; inoltre, in via Torrione, c'è anche il museo La Steiva, che raccoglie aratri e altri strumenti .di lavoro, ultime testimonianze di una scomparsa civiltà contadina (ingresso su prenotazione: tel. 0125/727518). A Ivrea è d'obbligo un salto al Castello, aperto il sabato dalle 15 alle 18 e la domenica dalle 10,30 alle 11,30 e dalle 15 alle 18. Quindi, dirigendosi verso la bassa Valle d'Aosta, a Settimo Vittorie si incontrano di nuovo felicemente la cucina e l'architettura del passato. In regione Campiglie 35, c'è il ristorante Pragiulì (tel. 0125/658222), noto per la cucina piemontese con forti accenti valdostani, e lì vicino la chiesa e il battistero di San Lorenzo, bell'esempio di architettura preromanica che, all'interno, mostra affreschi romanici e quattrocenteschi: sono aperti la domenica dalle 14,30 alle 18,30 (3 mila lire). Proseguendo sulla strada che conduce in Valle, ecco una tappa irrinunciabile per gli amanti del vino: è la Cantina Produttori Nebbiolo di Carema, naturalmente a Carema, in via Nazionale 12. Qui sono gelosamente custodite le botti dell'annata 1997, di eccelsa qualità. E' aperta dal lunedì al sabato dalle 9 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 19; la domenica dalle 14 alle 19. Tel. 0125/811160. Paolo Bricco

Persone citate: Enrico Ii, Giacomo Manzù, La Rocca, Paolo Bricco, Re Arduino