L'uva nera contro il colesterolo

L'uva nera contro il colesterolo IL «PARADOSSO FRANCESE» L'uva nera contro il colesterolo FRANCESI e americani sono forti consumatori di cibi ricchi di acidi grassi saturi (burro, formaggi, panna, carni bovine), però i primi hanno una minor incidenza di malattie cardiovascolari grazie alle loro abitudini alimentari che contemplano una maggior introduzione di uva nera e vino rosso, ricco di resveratrolo, un antiossidante. Il fenomeno viene definito «paradosso francese». Sino ad oggi, questa ipotesi epidemiologica non aveva una conferma biochimica. Recenti ricerche farmacologiche (Umberto Scapagnini - Università di Catania) hanno dimostrato una specifica azione protettiva dell'endotelio vasale da parte di questo fitoderivato che inibisce l'azione lesiva dei radicali liberi sulle strutture vascolari. E' accertato che valori di colesterolo superiori a 220 mg/dl depongono per una predisposizione all'arterosclerosi, però sono particolarmente pericolose le lipoproteine LDL (il cosidetto: «colesterolo cattivo»), quando vengono modificate in seguito ad un processo ossidativi Le LDL ossidate non vengono più riconosciute dai recettori posti sulla superficie delle cellule e sono fagocitate dai macrofagi. La fogocitosi di LDL ossidate trasforma i macrofagi in cellule schiumose che poi infiltrano la parete arteriosa dando origine alle placche aterosclerotiche. Gli antiossidanti naturali hanno proprio questo compito: difendere numerosi substrati dalla degradazione ossidativa indotta dagli agenti ossidanti. Ovviamente funzionano sino a quando i fenomeni ossidativi non sono particolarmente intensi. La quantità di antiossidanti naturali è molto alta in alcuni vegetali, come nella buccia dell'uva nera che assorbe le radiazioni solari ossidanti, a differenza di quella presente nell'uva bianca che riflette i raggi solari. Un altro esempio è dato dalle olive, dove il substrato ossidabile è particolarmente abbondante (olio), per cui il prodotto ottenuto dalla semplice spremitura (extra vergine) è ricco di preziosi antiossidanti naturali come i polifenoli, la vitamina E, il betacarotene (ecco perché gli oh raffinati sono, di conseguenza impoveriti). Fra i vari antiossidanti oggetto di ricerche biochimiche (saranno le «vitamine del 2000»), si è visto che il resveratrolo (3-4-5 triidrossi-stilbene) presente nella cuticola dei chicchi di uva nera, inibisce l'ossidazione in vitro delle lipoproteine LDL chelando il rame, il quale è un pro-ossidante (favorisce la formazione di radicali liberi dagli acidi poli-insaturi e dagli acidi grassi poli-insaturi e dagli idroperossidi). Uno studio condotto su volontari che hanno assunto 400 mi di vino rosso al giorno unitamente ad una dieta equilibrata, ha rilevato, rispetto al gruppo di controllo, una riduzione statisticamente significativa dei lipoperossidi e dei coniugati nelle LDL. Gli autori concludono lo studio dicendo che i flavonoidi e il resveratrolo vengono assorbiti dall'intestino, entrano in circolo e si legano alle LDL rendendole resistenti ai fenomeni ossidativi. La presenza di alcol nel vino rosso impedisce di aumentare le dosi. Invece la possibilità di avere a disposizione un integratore a base di derivati dell'uva nera contenenti resveratrolo consentirà uno studio multicentrico cardiologico, per una verifica dei risultati, del dosaggio e di eventuali effetti collaterali. 'Renzo Pollati Anche l'olio di oliva extravergine è ritenuto un ottimo antiossidante naturale

Persone citate: Umberto Scapagnini

Luoghi citati: Catania