Le lacrime di S. Lorenzo

Le lacrime di S. Lorenzo STELLE CADÈNTI Le lacrime di S. Lorenzo OGNI anno, durante la notte di San Lorenzo (10 agosto), si vedono le stelle cadenti». Questa frase popolare è essenzialmente esatta, ma merita d'essere approfondita. Innanzi tutto, che cosa sono le stelle cadenti? Nell'antichità, quando si pensava alle stelle come a delle gemme incastonate sulla volta celeste, si credeva che fossero realmente delle stelle staccatesi dall'enorme sfera cristallina del cielo per precipitare sulla Terra. Solo quando ci si rese conto che le stelle sono Soli lontanissimi si capì che non era neppure pensabile un collegamento tra le stelle cadenti e quelle «fisse». La verità, cioè che esse sono causate da pietruzze che entrano nella nostra atmosfera, era dura da instillare: «Delle pietre che cadono sulla Terra dal cielo? E' assurdo pensare una cosa simile», era la risposta di molti dotti del 18° e 19° secolo. Ma, con l'accumularsi delle prove e col progredire delle conoscenze scientifiche, ci si rese conto che era proprio così. Verso la metà del secolo scorso si era ormai consolidata l'interpretazione corretta: le stelle cadenti sono pietruzze che incontrano la Terra e che, bruciando per attrito (detto in forma semplificata), si manifestano sotto forma di scie luminose. Ma da dove provengono e perché in certi periodi dell'anno, come tra il 10 e il 12 agosto, si assiste a «piogge» di questi oggetti? A questa domanda ha dato una risposta nel secolo scorso uno dei maggiori astronomi italiani: Giovanni Virginio Schiaparelli. Egli dimostrò che le maggiori manifestazioni di stelle cadenti si verificano quando la Terra, nel suo moto di rivoluzione attorno al Sole, attraversa l'orbita di una cometa. Esse sono dovute alle particelle perse dalle comete, so¬ prattutto quelle disgregate. In particolare la pioggia che raggiunge il suo massimo l'I 1/12 agosto (e non il ] 0) è causata dalle particelle della cometa Swift-Tuttle 1862 III (così chiamata perché scoperta da questi osservatori e passata nel punto più vicino al Sole nel 1862, la terza dell'anno). Nell'ambiente scientifico le «lacrime di S. Lorenzo» sono più note come Perseidi, perché sembrano scaturire dalla costellazione di Perseo. Esse sono caratterizzate da tracce rapide e sottili e questo, oltre alla provenienza, ne consente il riconoscimento. In condizioni ideali se ne possono vedere fino a 150-200 l'ora, ma normalmente il numero è molto inferiore, circa una ogni due minuti. La loro visibilità è anche fortemente influenzata dall'ora e dalla presenza della Luna. Quest'anno, con la Luna che diventerà piena sabato 8 (in questa circostanza avrà luogo anche un'eclisse lunare di penombra; dalle ore 3,32 alle 15,18), le condizioni sono piuttosto sfavorevoli. Tra l'altro le notti migliori per l'osservazione di questo sciame sono quelle tra l'I 1-12 e il 1213. In entrambe queste notti una Luna calante quasi piena renderà lo spettacolo meno appariscente. Le ore in cui ne compaiono di più sono tipicamente quelle che precedono l'alba, ma quest'anno in quelle ore avremo anche una Luna alta sopra l'orizzonte. Quindi, tutto sommato, conviene cercarle verso le ore 23, quando il cielo è già ben buio ma la Luna ancora presso l'orizzonte o ancora sotto di esso. Queste circostanze fanno sì che in media non ci si possa attendere di vedere più di una meteora ogni 5 minuti. L'unica buona notizia è che negli ultimi anni lo sciame delle Perseidi ha prodotto una discreta percentuale di meteore molto brillanti, quindi ne ve¬ dremo poche ma alcune probabilmente molto brillanti. Dai calcoli emerge che il picco principale delle Perseidi si dovrebbe avere alle ore 17 del 12 agosto, quando in Italia è ancora giorno; noi saremo testimoni del secondo picco, quello che dovrebbe comparire verso l'una (purtroppo accompagnato dalla luce lunare). In ogni caso conviene recarsi in un luogo privo di illuminazione artificiale, possibilmente fuori dei centri abitati. Se le Perseidi quest'anno non saranno all'altezza della loro fama, dovrebbero esserlo invece le Leonidi, nelle ore che precederanno le albe del 17 e 18 novembre prossimo; addirittura in questa occasione se ne potrebbero scorgere anche diverse al secondo, sia pure per un breve tempo, ripetendo il grandioso spettacolo che manifestarono nel 1966. Walter Ferreri STELLE CADÈNTI Le lacrime di S. Lorenzo .0 •» > *

Persone citate: Giovanni Virginio Schiaparelli, Perseo, Swift, Tuttle, Walter Ferreri

Luoghi citati: Italia