AL MARE E AI MONTI SI VENDE IL PASSAPAROLA

AL MARE E AI MONTI SI VENDE IL PASSAPAROLA AL MARE E AI MONTI SI VENDE IL PASSAPAROLA La chiave del successo di Camilleri, Grisham, Terzoni a macchie l'Italia letteraria dell'estate, meno uniforme rispetto al resto dell'anno: gialla, soprattutto, ma anche rosa, e poi dotta e frivola, scientifica e semplicistica, ottocentesca e modaiola. L'unità del Paese la fa Camilleri, seguito da un drappello di giallisti italiani e stranieri e da qualche saggista ameno o teso, da De Crescenzo a Terzani. La disunità la fanno luoghi di villeggiatura diversi, come mare e montagna, coste opposte, personaggi da tv. Camilleri «fenomeno», dunque, proprio lui figlio del sano passaparola. Poi si salta da Grisham a Maria Venturi, da Montalbàn e Ludlum alla Marinina del bombardamento promozionale televisivo, da Hesse a Sepulveda. Chi fa il mercato, dicono i librai, sono il buon consiglio e la recensione: se funziona, allora l'autore viene «setacciato», si cerca tutto quel che ha scritto, se quel titolo delude, il meccanismo si interrompe presto. E poi giocano le manifestazioni estive, gli «incontri», i «caffè». «Camilleri a parte, non c'è ancora un orientamento delineato», sostiene Ilario Sovilla, a Cortina: «Al fenomeno del momento si contrappongono titoli di Adelphi. A Grisham si appaiano i testi storici, soprattutto sulla Prima guerra mondiale, e le biografie». Ma è davvero così particolare il lettore di montagna? Di certo è un lettore abituale, determinato, organizzato, che sa già su quali pagine spenderà il suo tempo. Anche al mare, in un'altra località d'elite, Capri, saggi e biografie sono un bagaglio in valigia, ma, dicono da Faiella, «per lo svago si va sul passa-parola, come nel caso Camilleri e di altri giallisti». L'effetto tramante di Camilleri sembra non avere per beneficiari soltanto i giallisti, bensì tutto il romanzo italiano rispetto allo strapotere della narrativa straniera e soprattutto americana: «E' un traino più ampio, ha riacceso l'interesse sui nostri autori che erano fanalini di coda», dice Angelo Pezzana, della Luxemburg di Torino. La libreria di città è segnale di letture mirate, decise prima della partenza. Spiega Pezzana: «In quella fase si vendono i classici russi, francesi, inglesi, da Dostoievskij a Maupassant. Poi c'è la Storia, ci sono le biografie, come Le Scie Mondadori. Le comprano e ne vorrebbero di più». Sconfitta la politica: «Ce n'è già troppa sui giornali, è un mercato saturo». Non c'è più spazio, tra Camilleri, giallisti e tascabili, per la pulp generation. Enza Campino, della Tuttilibri di Formia, punta tutto sulla presenza dell'autore: «Da cinque anni qui facciamo incontri. Quest'anno la rassegna va da Camilleri a Sepulveda, da Biagi a Augias e Lucarelli, da Valerio Manfredi a De Crescenzo, Pazzaglia, Foa, Vespa, così diversi fra loro. Funziona una rassegna a 360 gradi». Grazie, ma la rassegna è pensata da chi cerca nomi che già hanno pubblico: «La rassegna fa vendere in quell'occasione, ma fa "tenere" l'autore. La gente in vacanza si lascia interessare, si fa sedurre». E così vanno Ben Jelloun, ben esposto sul bancone, vanno arabi e africani e israeliani che piacciono al consiglierelibraio. Va Terzani perché ha i suoi lettori affezionati. Ma proprio in questa terra tra Formia e Gaeta si sottolinea un altro fenomeno: il tascabile che vende, ma anche rilancia l'autore. Ancora Enza Campino: «Andiamo avanti costanti con la Fallaci e Baricco, Grisham e la Cornwell o il Gabbiano Jonathan Linvingston di Richard Bach o II profeta di Gibran, o, ancora, Marianna Ucria della Maraini e La Variante di Lunenburg di Maurensig. E il tascabile rilancia gli altri loro titoli. E' una presenza costante che fa scoprire il resto dell'opera». A Marina di Pietrasanta, in piena Versiliana, si spacca in due la vendita: quella giornaliera dell'autore presentato insieme con quella costante del conduttore degli incontri, Romano Battaglia, e - dall'altra parte - quella di chi la manifestazione sfiora oppure ascolta, ma usa le vacanze per i ripescaggi. Allora, ecco Chatwin, ecco l'estate gialla, ma anche i consigli del libraio Roberto Tonacchera, che propone un ventaglio eterogeneo, da Alvaro Mutis a Lucarelli, da Grisham a Maria Venturi, e dice: «La giustezza del consiglio la misuri con il ritorno del cliente alla ricerca di altri volumi dello stesso autore». Sull'altro versante dell'Appennino, a Rimini, lavora il Consorzio del Libro nella Città, coordinato da Manola Lazzarini: «Qui c'è una realtà di mare diversa da altre vacanze. C'è una bancarella o una vetrina ogni dieci metri. Qui incomincia a leggere chi è partito dalla città senza libri e pesca a caso o chiede consiglio. E allora con i successi del momento, va la new age, vanno i testi che ti insegnano a riconoscere te stesso, come le rubriche delle riviste, così come quelli che ti spiegano il tuo angelo custode, quelli che ti insegnano a psicoanalizzarti da solo e quelli che ti spiegano la cura Di Bella e il personaggio, con Vespa che trionfa». Di Bella e il cancro diventano lettura da spiaggia? «O è la spiaggia che diventa occasione per leggere su Di Bella? Noi, in fondo, insegniamo a leggere. E, allora, il mercato funziona». Come in un caravanserraglio, mentre la sera si svolgono le serate di poesia con il Gruppo '63 («e la poesia ha nuova attenzione, grazie anche ai Miti Mondadori»), di giorno si comprano storie rosa, gialle, nere, quasi nessun classico, molti manualetti e, non dimentichiamolo, tantissime Settimane enigmistiche. Marco Neirotti Interviste tra i librai dei centri di vacanza, da Cortina a Capri dalla, Versilia alla, costa romagnola.: «Dopo un consiglio giusto il cliente ritorna» ONTI SSAPAROLA illeri, Grisham, Terzoni CRIPTA MANE to al e frià del ani e Termare assae Lusivo, buon etacmecestilleri, pulp ilibri prenque Queamil AuManaglia, loro. 360 gna è che asseasioaltri loro titoli. E' una presenza costante che fa scoprire il resto dell'opera». A Marina di Pietrasanta, in piena Versiliana, si spacca in due la vendita: quella giornaliera dell'autore presentato insieme con quella costante del conduttore degli incontri, Romano Battaglia, e - dall'altra parte - quella di chi la manifestazione sfiora oppure ascolta, ma usa le vacanze per i ripescaggi. Allora, ecco Chatwin, ecco l'estate gialla, ma anche i consigli del libraio Roberto Tonacchera, che propone un ventaglio eterogeneo, da Alvaro Mutis a Lucarelli, da Grisham a Maria Venturi, e dice: «La giustezza del consiglio la misuri con il ritorno del cliente alla ricerca di altri Rarità di Liguria ORIUNDI e turisti, consigli a tutti, per trentun anni. Ora, d'improvviso, arrivederci, si cambia. E' un'istituzione, in Liguria, la libreria San Michele di Albenga. Ma ora il suo creatore, Gerry Delfino, 52 anni, lascia. Gli aficionados non lo chiamino «traditore», lui non si sente tale, piuttosto preferisce «innovatore del passato». Infatti Gerry non abbandona il libro. Ha però deciso di guardare indietro: ai testi antichi, ai testi liguri, ai testi rari e autografati. E si sente innovatore perché i suoi scaffali - che ha giustamente chiamato Scripta manent - sono allineati su Internet, il primo catalogo sarà su floppy. Antico e futuro sposati dal libraio che fu il primo, almeno in Liguria, a piazzare un computer accanto alla cassa. Con lo stesso entusiasmo di questi trentun anni, Delfino racconta: «Aprirò un "giardino dei libri". Ne posseggo già settemila e vado a caccia di altri. E' un mondo straordinario, di grandi cultori». Fu una sfida quella della libreria San Michele: «Allora leggevano soltanto "Piccole donne" e io gli facevo leggere altro». Una sfida quella di oggi: «Non è vero che i vacanzieri sono tutti in cerca di evasione. Per molti è il momento di cercare il pezzo raro. Quando ha saputo di questa svolta, un avvocato di Bergamo mi ha fatto omaggio di un titolo degli Anni 30. E, comunque, Scripta manent sarà una libreria internazionale». Un punto ri riferimento in sintonia con la definizione che Gerry dà di ciò che motiva un bravo libraio «lo l'ho fatto per amicizia». [m. n.] INCHIESTA