Incentivi auto, la volata finale di luglio di Renzo Villare

Incentivi auto, la volata finale di luglio MERCATI E SGRAVI Immatricolate 254.500 vetture, il 3,15 per cento in più rispetto allo stesso mese (già record) del '97 Incentivi auto, la volata finale di luglio Ma dopo l'abolizione si teme per il mercato un «autunno piatto» TORINO. Per le vendite di auto in Italia, tutto bene in luglio, ultimo mese di incentivi, e nei sette mesi, ma il futuro si presenta difficile. Il record messo a segno proprio in luglio (mai erano state vendute tante automobili in questo mese), a cui si è affiancata un'importante raccolta di nuovi ordini (oltre 310.000), ha riconfermato la validità degli aiuti statali che, insieme agli sconti, hanno rilanciato l'intera economia. Secondo i dati della Motorizzazione sono state immatricolate in luglio 254.500 vetture, con un aumento del 3,15% sullo stesso mese '97, che già aveva messo a segno un forte incremento (54%) sull'anno prima, grazie all'effetto pieno delle agevolazioni governative. Il bilancio dei sette mesi si chiude con 1.634.500 consegne, il 5,9% in più sul '97, che ci permette di continuare ad essere secondi in Europa e quarti nel mondo. Risultato, dunque, soddisfacente, ma con una spada di Damocle circa il futuro che, in mancanza di soste¬ gni, diventa incerto. Infatti - afferma l'Anfia, l'associazione dei costruttori nazionali - «la domanda risulta vivace se adeguatamente sostenuta da iniziative che alleggeriscano la pesante pressione fiscale sull'auto» e in proposito ricorda i 125mila miliardi di lire (22% dell'intero gettito) che quest'anno gli automobilisti italiani pagheranno all'Erario. Anche l'Unrae, l'unione delle Case estere, insiste sull'esorbitante carico tributario e invita ad un «uso intelligente» della tassazione. Porta l'esempio delle vendite, in netta ascesa, delle auto Diesel, meno inquinanti e più parsimoniose nei consumi, salite dal 17,44% del '97 al 21,2% quest'anno, grazie alla nuova tassazione non più calcolata sui Cv fiscali, ma sulla potenza effettiva. E, si sa, i motori a gasolio sono meno potenti di quelli a benzina, pur con prestazioni a volte molto simili. I dati del mese e del periodo e la buona raccolta ordini di luglio, che dovrebbe portare ad un «effetto tra¬ scinamento» in agosto e settembre, permettono aU'Anfia di ipotizzare una chiusura d'anno «persino superiore a 2.200.000 unità», mentre per il 1999, in mancanza di sostegni e interventi strutturali il mercato non potrà che scendere su livelli lontani da quelli registrati sia nel '97 che nel '98, anche se le Case stanno moltiplicando gli sforzi per mantenere condizioni d'acquisto particolarmente interessanti. «Inoltre sul futuro peserà anche il minore dinamismo dell'economia, il cui sviluppo era stato l'anno scorso particolarmente legato alla vigorosa ripresa della domanda automobilistica, per il grande potere di attivazione che il settore esercita sull'intero sistema». Insomma - osserva l'associazione - gli incentivi hanno generato solo benefici: ai consumatori che hanno acquistato una vettura nuova ad un prezzo conveniente; allo Stato che, al netto delle somme erogate e incassate per maggiori introiti fiscali, si è intascato oltre 2200 miliardi; all'ambiente e alla sicurezza per la rottamazione di oltre 1.700.000 «carrette». Dello stesso parere è il Centro studi Promotor. Dopo aver fatto notare che la pur consistente raccolta ordini è stata inferiore al previsto, avverte che «nonostante il luglio positivo, l'autunno sarà particolarmente freddo per l'auto italiana». In questa realtà, Fiat Auto, con i tre marchi Alfa, Fiat e Lancia, ha saputo muoversi bene, soprattutto nella nuova ottica europea. Infatti alla perdita da gennaio a luglio di circa 1 Ornila unità sul mercato interno (da 661.800 a 651.400), ha contrapposto un aumento di 43mila vetture in Europa (da 342.000 a 383.000), che rappresentano una crescita del 12,5% (+8% globale), con guadagni su tutti i principali mercati: lOOmila consegne in Germania (+9,6%), 77.000 in Francia (+15,7%), 54.000 nel Regno Unito (+13,1%). Particolarmente brillante l'andamento in luglio, con una quota di mercato in Europa del 12,5% e un aumento delle vendite, Italia esclusa, del 44% (+10% il mercato globale) da 38.000 a 55.000 unità. In Germania, contro un incremento delle vendite dell'1,7%, le consegne di Fiat Auto sono cresciute del 32,2%, in Francia del 45,3% (+14,5%), nel Regno Unito del 57,6 (+4,4%) e in Spagna del 48,4% (+16,1%). Renzo Villare Il ministro dell'Industria Bersani

Persone citate: Bersani