Sarà Abete a vendere la Bnl ai privati

Sarà Abete a vendere la Bnl ai privati Presidente a sorpresa. Ciampi stoppa l'Ina: «nucleo» entro il mese, l'Opv a metà ottobre Sarà Abete a vendere la Bnl ai privati E tutto ruoterà sul Bilbao ROMA. Svolta alla Bnl. Sarà Luigi Abete, l'ex numero uno della Confindustria, uscito a sorpresa dal cilindro di Ciampi, a guidare, assieme all'amministratore delegato Davide Croff, la banca verso il privato. Lo ha eletto ieri presidente l'assemblea dell'istituto su proposta del ministero del Tesoro, azionista di controllo della banca. Abete, come ha sottolineato il rappresentante del Tesoro, Roberto Ulissi, sarà chiamato ad un «mandato pieno, senza vincoli temporali» e mirato «alla privatizzazione dell'istituto programmata per ottobre attraverso un'offerta pubblica di vendita» che seguirà un collocamento privato per il quale è stato individuato, «come azionista di riferimento, l'istituto iberico Banco de Bilbao», con cui dovrà vedersela anche l'Ina, che potrà rientrare dalla finestra, ma non più da protagonista. Archiviata così un colpo di scena la successione a Mario Sarchielli (in corsa per la poltrona c'erano anche il vicepresidente dell'istituto, Rodolfo Rinaldi, e, secondo indiscrezioni, l'economista Marcello De Cecco) per la Bnl si aprono due mesi di fuoco. Più o meno intomo al 15 ottobre partirà il collocamento delle azioni sui mercati, nell'ambito dell'annunciata opv con cui il Tesoro venderà la «sua» banca. E ancor prima, per metà settembre al massimo, dovrà essere definito il nucleo stabile che ruoterà intomo al Banco di Bilbao. Il periodo di conversione delle azioni su cui dovranno pronunciarsi Consob e Borsa spa è stato indicato da Croff per fine agosto- primi di settembre. All'inizio della prossima settimana sarà presentato in Consob il prospetto, che dovrebbe ricevere «disco verde» al massimo per il 15 settembre e con¬ sentire così lo svolgimento quasi immediato del road show, entro il 20 settembre. Il prospetto dovrà contenere le indicazioni sul nucleo stabile degli azionisti. Intanto il 25 agosto il cda della banca darà il via a semestrale e piano industriale della Bnl, tornata all'utile (464 miliardi nel primo trimestre) e con una gestione più snella. Ma le novità non finiscono qui. Vediamo le principali. 1) L'assemblea ha anche deliberato l'operazione che interessa 39,5 milioni di azioni di risparmio che saranno convertite, facoltativamente, in ragione di una nuova azione ordinaria ogni azione di risparmio e senza conguagli in denaro. 2) Via libera anche allo «split» azionario che farà scendere il valore nominale dei titoli da 10.000 a 1.000 lire per consentire la massima diffusione dei titoli. 3) Per assicurare la «necessaria uni¬ tarietà» di gestione vi sarà un unico amministratore delegato o in alternativa un direttore generale, mentre i vice direttori generali potranno essere più d'uno. 4) La tutela degli azionisti di minoranza sarà garantita dall'introduzione del voto di lista per l'elezione del Cda e dei sindaci. 5) E' stata infine rinnovata ed estesa la delega al CdA ad aumentare entro il 2003 il capitale fino a 2000 miliardi con azioni, obbligazioni o warrants. La nomina di Abete è piaciuta a sindacati, Confcommercio e Confesercenti. Secco invece il giudizio di Nerio Nesi, ex presidente Bnl ai tempi della vicenda Atlanta e ora responsabile economico del prc: «E' un errore di sostanza e di metodo». Per Nesi «è auspicabile che Abete si renda contro della fragilità della sua posizione e ne tragga le necessarie conseguenze». [r. r.] Milli Luigi Abete neopresidente Bnl

Luoghi citati: Atlanta, Bilbao, Roma