Muore l'eroina del reparto infettato dall'epatite killer

Muore l'eroina del reparto infettato dall'epatite killer Pesaro, bimba di 12 anni stroncata dalla leucemia Muore l'eroina del reparto infettato dall'epatite killer PESARO. Combatteva per la sopravvivenza da tempo. Era riuscita a vincere qualche battaglia, come quella contro il virus-killer dell'epatite B che ha lasciato dietro di sé nove morti al reparto di Ematologia dell'ospedale «San Salvatore». Ma alla fine ha dovuto arrendersi alla leucemia. Maria Grazia Totaro, 12 anni, di Lecce, se n'è andata ieri, dopo il rigetto del midollo trapiantatole il 3 luglio. Era scampata alla morte nell'aprile scorso. L'epatite B mieteva vittime nel reparto dell'ospedale pesarese ed aveva colpito anche lei. Due mesi di lotta e poi la guarigione. «Rappresentava la nostra bandiera», spiega il primario, Guido Lucarelli. L'individuazione di un donatore compatibile, il trapianto riuscito, l'attecchimento delle nuove cellule... «Eravamo fiduciosi in una guarigione - spiega il primario, sotto inchiesta per omicidio colposo per i nove morti -. Purtroppo non è andata così. Nei reparti co¬ me il nostro spesso vincono le ma lattie e perdono i medici. La possi bilità di sopravvivenza per questo tipo di leucemia è del 45%». Sconforto e rabbia sono palpabili nel reparto, si leggono anche negli occhi di Lucarelli: «Con la sua morte se n'è andato • qualcosa di noi, perché Maria Grazia era diventata un simbolo. Siamo stati in 12 nella sua stanza ad assisterla, sino alla fine». Un legame anche personale tra la piccola e il professore. Quando, dopo l'ennesima vittima e le prime indicazioni di possibili responsabilità nella gestione del reparto, Lucarelli decise di autosospendersi, Maria Grazia scrisse un'accorata lettera ai giornali: «Sono qui dal luglio '97 ad aspettare il trapianto. Adesso ho trovato il donatore, ma è andato via il mio professore, che mi ha aiutato a superare tanti momenti difficili. Spero che torni presto». Pochi giorni dopo Lucarelli tornò al reparto, dov'è in attesa della chiusura dell'indagine. [1.1.]

Persone citate: Guido Lucarelli, Lucarelli, Maria Grazia, Maria Grazia Totaro