«Tirare i sassi? Per me era solo un gioco»

«Tirare i sassi? Per me era solo un gioco» Perugia: studente dell'istituto d'arte, la polizia lo aveva scoperto mentre fumava hashish lungo la massicciata «Tirare i sassi? Per me era solo un gioco» Confessa uno dei tre giovani fermati dopo i lanci contro un treno PERUGIA. «Era un gioco; non pensavo mai che quel sasso lanciato verso l'alto potesse colpire il treno»: si è giustificato con poche parole il giovane denunciato dalla polizia di Perugia per avere tirato una pietra contro il convoglio Foligno-Terontola in transito alla periferia del capoluogo umbro. Un gioco, quindi, che solo per fortuna non ha provocato danni, ma solo spavento al personale delle Ferrovie. Ora però l'autore del gesto - un studente «normale» di 20 anni, originario della provincia di Perugia ed iscritto all'istituto d'arte - dovrà rispondere di reati gravi quali l'attentato alla sicurezza dei trasporti ed il lancio di oggetti pericolosi. Accuse che la Digos della questura di Perugia ha contestato anche a due studenti universitari di 20 e 22 anni, iscritti a giurisprudenza ed a scienze politiche. I tre erano infatti insieme lungo la massicciata della ferrovia, fumavano hashish ed insieme sono stati fermati dalla polizia, intervenuta rapidamente dopo l'allarme del capotreno. La pattuglia della Digos intervenuta sul posto era impegnata in uno dei servizi disposti dal questore Nicola Cavaliere, finalizzati a prevenire il lancio di sassi contro le autovetture. In questura il giovane dell'istituto d'arte si è assunto la responsabilità dell'accaduto. Agli investigatori ha parlato appunto di un «gioco» che consisteva nel lanciare la pietra dall'altra parte del binario mentre passava il treno, messo in atto, forse senza pensare troppo alle conseguenze, in un pomeriggio di questa afosa estate perugina. Il caso ha comunque voluto che il suo gesto fosse notato dal personale viaggiante e sempre il caso, forse, ha impe- dito a quella pietra di provocare danni. I passeggeri non si sono accorti di nulla. Ma la tensione in questi giorni a Perugia è alta, dopo che tra sabato e domenica quattro autovetture erano state colpite da sassi lanciati sulla superstrada E45. Una settimana prima altri sassi erano stati lanciati da una motocicletta contro una vettura. Polizia e carabinieri si sono mobilitati. Così una pattuglia della Digos, impegnata poco lontano, l'altro ieri pomeriggio ha subito raggiunto una stradina di campagna nei pressi della ferrovia, bloccando gli studenti. Alla vista degli agenti i giovani si sono disfatti di una sigaretta all'hashish, ma agli investigatori non sono apparsi storditi dallo stupefacente. La polizia ha subito avviato accertamenti per stabilire se i giovani abbiano lanciato sassi anche sulla E45, ma per quella notte sembra che i tre abbiano un alibi di ferro. E dunque continuano le indagini per individuare i responsabili di questi «giochi» pericolosi attorno a Perugia. «Giochi» che hanno provocato danni anche alla facciata quattrocentesca dell'oratorio perugino di San Bernardino. C'era stato, da parte di giovani ubriachi, un tiro al bersaglio con bottiglie e lattine di birra, che avevano scalfito pregevoli bassorilievi. Alcuni di loro sono già stati denunciati dalla polizia. [Ansa] «Non pensavo che quel masso potesse colpire il convoglio» Dovrà rispondere di attentato alla sicurezza dei trasporti Per il lancio di sassi contro un treno in Umbria sono stati individuati tre ragazzi

Persone citate: Nicola Cavaliere

Luoghi citati: Foligno, Perugia, Umbria