Massima attenzione sugli anarchici

Massima attenzione sugli anarchici Massima attenzione sugli anarchici // vertice della Digos: potenziate le misure di sicurezza ROMA. Massimo allarme. La notizia di una quinta bomba postale, quella di Milano, è arrivata nel pieno di una riunione dell'antiterrorismo al ministero dell'Interno. I vertici di diversi uffici Digos erano stati chiamati a ragionare assieme ai capi della polizia di prevenzione, alla presenza del capo della polizia, Fernando Masone. Una lunga riunione per passare in rassegna i piccoli e grandi episodi di terrorismo riconducibili all'area anarcmca-insurrezionalista. Masone ha ribadito che sarebbe sbagliato lanciarsi a testa bassa contro i centri sociali, ma che invece servono indagini mirate ai capi di quell'area eversiva. Nel frattempo - temendo che altre lettere esplosive siano in viaggio - sono state moltiplicate le attenzioni della polizia postale, di chi tutela le personalità istituzionali e di chi vigila su obiettivi potenzialmente a rischio. E dunque la polizia raddoppierà i controlli attorno a grandi obiettivi industriali (tralicci Enel, cantieri alta velocità), militari (vedi le bombe contro il comando della Forza d'intervento europea a Firenze, o Palazzo Aeronautica a Roma), istituzionali (Palazzo Marino a Milano, Corte di Cassazione a Roma). Un elenco non casuale, ma accreditato dagli investigatori. «Oltre ai recenti invìi di plichi esplosivi, sono stati riesaminati - è la nota ufficiale della polizia di prevenzione - tutti gli at¬ tentati riconducibili a detta organizzazione, commessi negli ultimi anni, specie a Roma, Firenze e Milano, non soltanto per valutare le identità sotto il profilo oggettivo, ma anche per comprenderne la logica eversiva e le possibili ulteriori progettualità». L'inchiesta prende infatti decisamente la direzione degli anarchici-insurrezionahsti e dei loro contatti all'estero. Che sono cosa ben diversa dai circoli squatter o dai centri sociali. Come spiega l'ex pm Antonio Marini, che è stato forse il primo a indagare su questa area: «Si tratta di gruppi costituiti da 2-3 persone, spesso marito e moglie, che preparano azioni dirette a disarticolare le strutture dello Stato. Secondo me, sono la nuova frontiera del terrorismo». Da bravi anarchici, infatti, sia pure espulsi dalla Federazione anarchica italiana, e anzi in feroce polemica con i gruppi tradizionali perché pacifisti, gli «insurrezionalisti» rifiutano l'idea stessa di organizzazioni gerarchizzate e organiche. Organizzazioni alla brigatista, per intenderci. Gli sono più naturali le forme dello spontaneismo. E non a caso, nei processi in cui sono imputati degli anarchici-insurrezionalisti, se molta parte della difesa è orientata a contestare l'accusa di banda annata o di associazione per delinquere. «Sono dei "nullisti" al di fuori da ogni logica politica», prova a sintetizzare con un neologismo l'ex presidente della Repubblica, Francesco Cossiga. «Ma con la tolleranza si alimenta un pericoloso ritorno al terrorismo», sostiene Maurizio Gasparri, An, che insiste nel chiedere «provvedimenti esemplari» per quei centri sociali che facciano apologia di violenza. «E' una campagna anticomunista e antidemocratica», sostiene a sua volta Armando Cossutta. Franco Frattini, Forza Italia, non si stupisce invece che siano presi di mira proprio i politici di Rifondazione comunista o dei Verdi: «Ai tempi delle Br i comunisti erano considerati "cavalli di Troia" delle istituzioni nelle confronti del movimento terroristico». E secondo Luigi Manconi, portavoce dei Verdi, «il bersaglio di queste bombe sono gli squatter e i centri sociali, certo non i mandanti». Francesco Grignetti ti capo della Polizia Fernando Masone

Persone citate: Antonio Marini, Armando Cossutta, Fernando Masone, Francesco Cossiga, Francesco Grignetti, Franco Frattini, Luigi Manconi, Maurizio Gasparri

Luoghi citati: Firenze, Milano, Roma