UN BRUSCO RICHIAMO ALLA REALTA'
UN BRUSCO RICHIAMO ALLA REALTA' UN BRUSCO RICHIAMO ALLA REALTA' Idue micidiali, spaventosi attentati antiamericani in Kenya e in Tanzania, col conseguente massacro di tanti inermi cittadini africani, sono un brusco, drammatico richiamo alla realtà, per la superpotenza che tratteneva il fiato per le mediocri vicende sessual-giudiziarie del suo Presidente. Certo, si tratta di cose profondamente diverse, ma è impossibile eludere la coincidenza, che è impressionante. C'è anche un nesso tra le due situazioni, un nesso voluto? Questo è più difficile da dire, nell'assenza di tracce di qualche consistenza sulla matrice degli attentati. Ma un'ipotesi si può fare: qualcuno ha voluto colpire duramente gli Stati Uniti mentre il loro apparato politico e decisionale era, non certo paralizzato, ma fortemente distratto dal cosiddetto «affare Lewinsky»; forse per accentuare platealmente e sanguinosamente la debolezza, la vulnerabilità, di quello che per definizione è il più forte potere del mondo. Qualcuno, ma chi? Si parla di terrorismo internazionale, e sembra quasi una formula astratta, ma dietro a episodi come quelli di Nairobi e di Dar Es Salaam, come a ogni altro episodio di questo truculento genere, ci sono sempre una preparazione concreta, un'organizzazione specifica, che rimandano a una «mente»,, a una persona o a un gruppo che hanno dato l'ordine di uccidere, di massacrare. Allora chi? C'era stata una minaccia dei fondamentalisti islamici d'Egitto, che in un passato anche recente hanno dato prove sufficienti di crudeltà sterminando comitive di turisti, naturalmente occidentali. Quel gruppo di fanatici ha la forza e i mezzi, anche logistici, per preAldo Rizzo CONTINUA A PAG. 6 PRIMA COLONNA
Persone citate: Lewinsky
Luoghi citati: Dar Es Salaam, Egitto, Kenya, Nairobi, Stati Uniti, Tanzania
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