Ecco Ortega, per dimenticare la sconfitto

Ecco Ortega, per dimenticare la sconfitto Ecco Ortega, per dimenticare la sconfitto Fallito il traguardo Uefa, Spalletti deve ora amministrare un lungo periodo senza impegni ufficiali Mantovani: «E' costato caro, ma era necessario alla squadra» GENOVA. La Sampdoria è fuori daU'Intertoto, ma il suo premio di consolazione vale 23 miliardi. Tanti ne ha pagati Enrico Mantovani per portare a Genova Ariel Ortega, fantasista argentino incompatibile con Claudio Ranieri, l'«entrenador» italiano del Valencia. «El burrito» (l'asinelio, in quanto figlio di «El burro», soprannome dall'incerta origine) è stato presentato ieri pomeriggio nella sede della società blucerchiata. Diciannove ore dopo il triplice fischio del bulgaro Ouzounov che, di fatto, aveva sancito l'eliminazione della Samp dall'Intertoto. Prima squadra italiana ad avere fallito, con giusti rimpianti e doverose attenuanti, un'obiettivo (la «wild card)> per l'Uefa) nella stagione calcistica 1998-99. «Oggi è un giorno particolare per la Sampdoria - ha esordito il presidente blucerchiato -. Dopo un risultato negativo che pesa, presentiamo Ariel Ortega, il giocatore più importante arrivato in Italia quest'anno. Si tratta di un investimento pesante e mi rendo conto che qualcuno lo potrebbe valutare controcorrente rispetto alla nostra politica gestionale. Non è così. Ortega non è un regalo personale di Mantovani, ma è un giocatore che la Sampdoria si è meritata e guade t lata attraverso il lavoro e il sacrificio di tutte le sue componenti». La partita con il Bologna è ancora 'jslj: «Uscire dall'Intertoto non cambia i programmi. Con impegno, rabbia e determinazione si può fai : ianto. Solo due squadre, negli ultimi dieci anni, non sono mai scese oltre il nono posto: Samp e Juve. Il nostro obiettivo è restare nella parte sinistra della classifica». Ortega ieri sera è stato ospite a casa Montella. «Perché la Samp? Credo... anzi, sono sicuro che sia un club importante a livello europeo. Giocare in Italia era un mio sogno. Valencia appartiene al passato, non ne voglio parlare». Avrà il numero dieci, fu Mancini e fu Morales. In nazionale ha il numero dieci, fu Maradona. «E' impossibile paragonare qualsiasi giocatore a Diego. Io ho il mio stile, cercherò di fare il massimo con la Samp. So che la gente si aspetta molto da me, sono pronto ad assumerai le responsabilità». «El burrito» (che tra venti giorni diventerà padre di Sol) oggi pomeriggio debutterà a Bogliasco, dove troverà uno Spalletti vedovo Intertoto. «La differenza l'ha fatta la maggiore esperienza del Bologna - ha commentato il tecnico - che ha saputo sfruttare tutte le occasioni, concedendo alla Samp di guadagnarsi pochissime opportunità per ribaltare il risultato. Bisogna riprogrammare l'inmiinente futuro, cercando di migliorare e di ritrovare quell'entusiasmo fondamentale per iniziare il campionato». La Samp, causa Intertoto, ha cominciato la preparazione il 22 giugno. Adesso si ritrova con un pugno di mosche in mano e un mese da riempire prima dell'esordio in Coppa Italia (9 settembre)., «Non esistono esperienze precedenti in merito - ha continuato Spalletti - e quindi non so se e come possa influire sul prosieguo della stagione questa partenza anticipata. Faremo delle amichevoli... ». Prossimo obiettivo, la qualificazione Uefa che, secondo Mantovani, «sarebbe stata più difficile senza Ortega». E senza 23 miliardi da spendere. Damiano Basso Il nazionale argentino Ariel Ortega l'anno scorso ha giocato nel Valencia di Ranieri: lo chiamano «El burrito», l'asinelio

Luoghi citati: Bogliasco, Genova, Italia