Unicredit sbarca a Trento

Unicredit sbarca a Trento Unicredit sbarca a Trento LMUNICREDIT sbarca a Trento. L'offerta presentata dal Credito Italiano per l'acquisizione del controllo della Cassa di risparmio di Trento e Rovereto, ha ricevuto l'approvazione, seppure subordinata, da parte del cda della Fondazione, che possiede il 66,08% dell'istituto di credito trentino. L'offerta del Credito è stata preferita a quelle presentate da Monte dei Paschi e Deutsche Bank. Il Credito Italiano, in un comunicato, ha spiegato che la propria offerta «valorizza il 100% della Caritro, a 1.040 miliardi, equivalenti a 1,8 volte il patrimonio netto contabile». Inoltre, ha precisato che «la proposta prevede il pagamento attraverso l'emissione di nuove azioni e l'ingresso della cassa nel modello di gruppo bancario federale multibusiness, che valorizza l'autonomia decisionale e distributiva delle banche partecipanti. La fondazione - si legge - ha ritenuto interessante l'offerta e ha deciso di approfondirla». La Fondazione ha quindi deciso di cedere il controllo della Cassa di Trento e Rovereto; prossimamente dovrà essere definito l'ammontare preciso della quota. SAI CRESCE IN C0MIT. Il gruppo Sai è tra i protagonisti degli acquisti su Comit che hanno spinto il titolo nelle ultime settimane. A oggi il gruppo torinese, uno dei più fedeli alleati di Mediobanca, detiene lo 0,92% del capitale ordinario di Comit, contro lo 0,42% dichiarato nel bilancio '97 da Sai spa. Anche Fondiaria, altra compagnia vicina a Mediobanca, nel mese di luglio ha aumentato la propria quota in Comit. Troverebbero quindi una prima, parziale conferma le voci secondo cui Mediobanca starebbe costruendo attraverso mani amiche una rete di sicurezza intorno a Comit, per mettere l'istituto di credito milanese al riparo da eventuali aggressioni ostili, in attesa che la Banca d'Italia autorizzi le Generali ad aumentare la propria partecipazione dall'attuale 5%. A rompere il velo sugli acquisti sono le comunicazioni delle compagnie all'Isvap, secondo cui nel corso dei primi 10 giorni di luglio hanno aumentato la propria quota in Comit la Sai, la sua controllata Vitasì e la Po Vita (40% Sai e 60% Cariparma). La compagnia torinese ha precisato che ad oggi il gruppo detiene 16.327.000 azioni ordinarie Comit, pari appunto allo 0,92% del capitale ordinario Comit e allo 0,91% di quello totale. La partecipazione è divisa fra Sai (0,73%), Sai Fin (0,15%), Vitasì (0,02%), Nuova Maa (0,01%), Po Vita (0,01%) e Maa Vita (0,0003%). L'esborso per incrementare dello 0,5% la quota in Comit ai prezzi dei primi giorni di luglio dovrebbe aggirarsi sui 100 miliardi. Da sottolineare che il prezzo di carico dei nuovi titoli Comit risulta sostanzialmente più elevato di quelli precedenti, in quanto le vecchie azioni erano in portafoglio alla Sai a 4861,8 lire l'una, contro le quotazioni di 12.500-13.000 lire della prima parte di luglio. Per quanto riguarda Fondiaria, il gruppo ha portato nelle ultime settimane la sua partecipazione nella Comit poco sotto l'l,2%, dallo 0,6-7% detenuto in precedenza. U

Luoghi citati: Rovereto, Trento