San Marino paga Piva in anticipo

San Marino paga Piva in anticipo San Marino paga Piva in anticipo Nuove regole dopo lo scandalo della grande truffa all'erario italiano Le Finanze: slittano a ottobre le sanzioni di agosto ROMA. Gli operatori economici di San Marino saranno costretti a pagare in anticipo l'Iva sulle merci che vendono all'Italia. E' questa la principale novità, secondo quanto rivela il settimanale «Il Mondo» in edicola oggi, che sarà contenuta nei nuovi accordi economici fra l'Italia e la Repubblica del Titano. La riscrittura delle regole, a cui stanno lavorando esperti del ministero delle Finanze italiano e rappresentanti del governo sammarinese, arriva dopo lo scandalo che ha portato alla scoperta di una colossale truffa fiscale ai danni dell'erario italiano. Normalmente, le imprese sammarinesi vendevano in Italia senza applicare l'Iva, poi l'acquirente italiano rivendeva a una terza società, iscrivendo tra i crediti di imposta l'Iva, che nessuno però alla fine pagava: la terza società si volatizzava, dopo aver venduto la merce a basso prezzo grazie alle tasse non pagate. I nuovi accordi prevederanno maggiori controlli sulle informazioni relative agli scambi commerciali fra i due Paesi. Attualmente tutti i rapporti vengono aggiornati ogni tre mesi con una comunicazione all'anagrafe tributaria italiana, alla quale per¬ vengono tutte le fatture con le generalità dei soggetti economici coinvolti nelle transazioni. Sempre in campo fiscale, potrebbe slittare al 9 ottobre, o allo stesso giorno del mese successivo, il termine per il pagamento agevolato delle sanzioni tributarie relative alle liti pendenti al primo aprile, fissato ora per lunedì 10 agosto. «C'è un impegno alla proroga - ha detto durante un'intervista al Gr2 della Rai il sottosegretario alle Finanze, Fausto Vigevani - e questo potrà essere fatto con il decreto legislativo che è all'esame della Bicamerale per le questioni dei decreti delegati». Quindi il sottosegretario, rispondendo alla domanda su che cosa debbano fare i contribuenti, ovvero pagare entro lunedì o attendere un'eventuale proroga, ha aggiunto: «Non succederà assolutamente nulla; se qualcuno non avrà pagato entro il 10 ci sarà la proroga e pagherà nelle settimane successive». Il sottosegretario sollecitato sull'opportunità di varare un provvedimento tampone nel corso di un prossimo Consiglio dei ministri ha affermato: «Ci vuole una norma e non mi pare che esista la condizione perché il Parlamento la vari».

Persone citate: Fausto Vigevani

Luoghi citati: Italia, Roma, San Marino