Madre coraggio era un'assassina

Madre coraggio era un'assassina Madre coraggio era un'assassina Settantenne accusata dell'omicidio di otto figli La polizia: ha già ammesso di averne soffocati quattro. I difensori: confessione estorta WASHINGTON. Sui giornali degli Anni Sessanta veniva osannata come una specie di novella «Madre coraggio», ma ora la procura di Filadelfia ha arrestato la settantenne Marie Noe, con l'accusa di aver soffocato in casa propria otto dei suoi dieci bambini tra il 1949 e il 1968. Gli altri due erano morti in ospedale, subito dopo la nascita. L'impressionante serie di decessi nella culla di casa Noe aveva periodicamente attirato l'attenzione dei giornali americani, ma nessuno aveva mai sospettato che fosse colpa della mamma, se nessun bimbo arrivava a festeggiare il secondo compleanno. Un'ondata di commossa solidarietà ha sempre consolato mamma Marie, descritta nel 1963 dal rotocalco «Life» come «una donna nel cui lessico il coraggio conta più delle lacrime». Nonostante le autopsie ab¬ biano sempre parlato di «sindrome da morte improvvisa», un ben noto fenomeno che solo negli Stati Uniti uccide 3500 bambini all'anno, la magistratura non ha mai chiuso il caso Noe. E dopo oltre vent'anni, i progressi della medicina hanno convinto il procuratore distrettuale di Filadelfia, Lynne Abraham, che Noe non era una mamma sfortunata, ma un'assassina. L'anno scorso, quasi per caso, la Abraham lesse un nuovo saggio sulla «morte improvvisa» («La morte degli innocenti», di Richard Firstman), il cui autore sostiene che il fenomeno è stato per anni sovrastimato, e che non ha nulla a che fare con tare genetiche. E' così che il procuratore si ricorda di quel vecchio caso e, nel dubbio, ordina il riesame delle autopsie. Ed i pediatri dell'università della Pennsylvania confermano i suoi sospetti. Infine, una mattina di marzo, la Abraham manda la polizia a casa degli anziani coniugi Noe. «Mamma coraggio» viene portata in commissariato, e lì, secondo la polizia confessa di aver soffocato quattro dei suoi bambini. Degli altri quattro non è sicura - dice - di ricordare bene. Ma gli avvocati della donna sostengono che la confessione sarebbe stata estorta: l'anziana signora è stata «prelevata» senza mandato, interrogata senza i suoi legali, «torchiata» dalle sei e trenta del mattino alle cinque del pomeriggio, senza nemmeno capire bene di cosa l'accusassero. Sull'altro fronte, intanto, il procuratore Abraham tiene ancora le carte coperte: «Penso che come nazione - ha detto alla «Washington Post» - non vogliamo ammettere con noi stessi che le mamme possano uccidere i loro bambini, ma siamo sempre più costretti a confrontarci con questo tipo di crimini». Il tribunale dovrà ora decidere se accogliere o respingere la richiesta di scarcerazione di Marie Noe, in attesa del processo, mentre la procura distrettuale si prepara a chiedere per lei l'ergastolo. E sulle carte presentate per l'arresto della donna, i medici hanno scritto: «Per il caso delle morti degli otto bambini si deve parlare dì omicidio per soffocamento». [Ansa] Marie Noe, l'accusata, ha 70 anni

Persone citate: Lynne Abraham, Marie Noe

Luoghi citati: Filadelfia, Pennsylvania, Stati Uniti, Washington