Annali: sulle ispezioni Saddam viola i patti
Annali: sulle ispezioni Saddam viola i patti Annali: sulle ispezioni Saddam viola i patti IRAQ Moniti anche da Mosca e da Londra: si tratta di un flagrante tentativo di Baghdad di alzare la posta Gli Usa: una sfida inaccettabile NEW YORK. L'Iraq sembra deciso a ritentare un braccio di ferro con le Nazioni Unite: da New York il segretario generale dell'Onu, Kofi Annan, accusa Baghdad di essere venuta meno ai patti sulle ispezioni ai «siti presidenziali» firmati il 23 febbraio dallo stesso Annan e dal vicepremier iracheno Tariq Aziz. Da Baghdad l'agenzia ufficiale irachena «Ina» ha però smentito le notizie di fonte Onu, secondo le quali le autorità di Baghdad avrebbero bloccato un'ispezione della Commissione speciale delle Nazioni Unite (Unscom) incaricata del disanno dell'Iraq. «Le squadre di monitoraggio conducono il loro lavoro come sempre», ha sostenuto l'«Ina», mentre l'Onu sostiene che le ispezioni vengono consentite solo nei siti già ispezionati. Mercoledì il Consiglio del Comando della Rivoluzione, presieduto dal «rais» Saddam Hussein, aveva annunciato la «totale sospensione» di ogni forma di collaborazione con l'Unscom e l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (Aiea) di Vienna. Ma, come «gesto di buona volontà», Baghdad aveva anche deciso di consentire alle squadre di ispettori di continuare la loro attività di «monitoraggio» finché il Consiglio di Sicurezza non avrà deciso sulle richieste irachene per una revoca parziale dell'embargo economico in vigore da otto anni contro l'Iraq ed una ristrutturazione dell'Unscom di cui Baghdad chiede il trasferimento da New Yoprk a Vienna o Ginevra per «allontanare la Commissione dall'influenza diretta degli Stati Uniti». I tecnici e gli ispettori dell'Aiea, da parte loro, secondo quanto riferito da un portavoce dell'organizzazione, David Kyd, ieri hanno potuto «svolgere regolarmente il loro lavoro visitando ciò che avevano in programma, senza alcun problema». L'Iraq chiede anche la destituzione di Richard Butler, l'australiano capo dell'Unscom, la nomina all'Unscom di rappresentanti in numero uguale per ogni membro del Consiglio di Sicurezza, la rotazione della presidenza Unscom tra i membri permanenti del Consiglio, l'ingresso di Baghdad come «osservatore» nell'Unscom e il riconoscimento del «pieno adempimento» da parte irachena delle risoluzioni dell'Onu. Richieste definite «inaccetta¬ bili» dall'ambasciatore degli Stati Uniti all'Onu, Bill Richardson. Si tratta di un «flagrante tentativo di alzare la posta», ha denunciato a Londra il capo del «Foreign Office» Robin Cook. Dopo essere tornato mercoledì da Baghdad interrompendo la sua visita, Richard Butler ha fatto rapporto ad Annan, il quale dopo l'incontro ha dichiarato che spetterà al Consiglio di Sicurezza decidere quale atteggiamento assumere nei confronti dell'Iraq. Il segretario generale dell'Onu ha annunciato l'intenzione di contattare telefonicamente il vicepremier iracheno Tarek Aziz. Secondo alcune fonti del Palazzo di Vetro citate dal «Thnes» di Londra, l'organo esecutivo dell'Onu si limiterà inizialmente a far leggere una mozione di censura dal presidente del Consiglio di Sicurezza, l'ambasciatore sloveno Dando Turk, in attesa che le pressioni internazionali convincano ancora una volta Baghdad a compiere un passo indietro. La Casa Bianca ha fatto sapere che gli Usa non permetteranno all'Iraq di sfidare gli ispettori dell'Onu e che la non collaborazione alle ispezioni di Baghdad è «completamente inaccettabile». «Noi non permetteremo all'Iraq di accedere alle risorse necessarie per iniziare di nuovo il loro programma di armi di distruzioni di massa», ha detto il portavoce della presidenza P. J. Crowley, aggiungendo che gli Usa «manterranno la pressione fintanto che l'Iraq si adegui completamente» al mandato di ispezioni dell'Onu. Crowley ha anche spiegato che Baghdad ieri non ha fornito la prevista scorta agli ispettori e che que¬ sto atteggiamento alla fine «si ritorcerà» contro lo stesso Saddam. Mosca ritiene che l'unica strada che l'Iraq ha a disposizione per ottenere «una rapida fine delle sanzioni a suo carico» è quella di cooperare nello ispezioni. Ed è di ieri la notizia che l'Iraq ha scoperto un nuovo giacimento di petrolio di circa 500.000 milioni di barili e un nuovo giacimento di gas nel deserto a Ovest di Baghdad pari a 600 miliardi di metri cubici, [e. st.) Il capo dell'Unscom, "ichard Butler, mercoledì a colloquio con Kofi Annan
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