Il fumo invade le strade due morti e undici feriti
Il fumo invade le strade due morti e undici feriti Il fumo invade le strade due morti e undici feriti ROMA. L'emergenza incendi non si placa. Anzi, alimentata ieri dal forte vento, ha fatto contare due morti a Giugliano e undici feriti nei pressi di Eboli per due incidenti stradali causati dal fumo. La situazione è critica anche in Calabria, Campania, Toscana, e lo è stata in Basilicata fin quando non è stato spento l'incendio che minacciava alberghi e case a Maratea. Contro l'emergenza incendi sono arrivati intanto 20 miliardi (6 alla Calabria e 7 per Sicilia e Sardegna) grazie ad un'ordinanza firmata dal ministro dell'Interno Giorgio Napolitano. Emergenza fuoco anche nello Spezzino dove bruciano i boschi a Monterosso e a Montemarcello, patrimoni «verdi» di gran pregio. Fuoco anche vicino Lerici. In Liguria sono attualmente impegnati per spegnere le fiamme 5 aerei e 6 elicotteri. Due persone, non ancora identificate, sono morte nell'incendio dell'auto dove viaggiavano che, secondo i primi accertamenti dei carabinieri, è stata tamponata da un camion ed è finita fuori strada tra le sterpaglie in fiamme. L'incidente è avvenuto sull'Asse Mediano, a cinquecento metri dallo svincolo di Varcaturo, nel territorio del comune di Giugliano (Napoli). Le vittime, che erano a bordo di una Peugeot 106, sono morte carbonizzate. Secondo i primi accertamenti l'incidente sarebbe stato causato dal fumo denso provocato dall'incendio delle sterpaglie che ha impedito all'autista dell'auto di vedere bene la strada. Undici feriti, con un bambino ricoverato in coma a Salerno, sono invece il bilancio dell'incidente avvenuto sulla statale 19 vicino ad Eboli invasa dal fumo di un incendio di vaste proporzioni che si era sviluppato ai margini della strada. Per il fumo il conducente di un Tir ha perso il controllo del mezzo che ha provocato un tamponamento a catena. Sempre in Campania a fuoco anche le colline verdi del Cilento con decine di focolai. Tra gli incendi più vasti quello vicino Sapri, vicino Caprioli (tra Palinuro e Pisciotta) e sulla collina San Marco ad Agropoli, tutte zone queste ad alto afflusso di turisti. In Calabria continua a bruciare il parco del Pollino, dove un bosco di rilevanti proporzioni è in fiamme. Il vento ha riacceso le fiamme che sembravano spente in vaste aree boschive di Strangoli Ciro nel Crotonese e a Scalea in provincia di Cosenza. Quaranta ettari di pineta sono andati in fumo sulla collina di Montalbano vicino Prato. L'incendio è però stato domato. Cinque ettari di sterpaglia sono invece andati a fuoco in un'area industriale a Nord di Livorno. La causa probabile un mozzicone di sigaretta gettato sui campi. Momenti di panico per i turisti in villeggiatura a Maratea in località Acquafredda. Una vasta area di macchia mediterranea è andata a fuoco nelle vicinanze di alcuni alberghi e ville in cui sono ospitati centinaia di turisti. La situazione che per alcune ore è stata critica e però rientrata nella normalità: l'incendio è infatti stato domato. Focolai anche in Umbria e nelle Marche. [r. cri.] I due drammatici episodi in Campania Terrore fra i turisti di alcuni alberghi a Maratea Contro l'enorme coltre di fumo misto a cenere sono state impegnate 300 persone
Persone citate: Caprioli, Giorgio Napolitano, Giugliano, Pisciotta, Pollino
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