Troppi morti sul lavoro Duemila nuovi ispettori
Troppi morti sul lavoro Duemila nuovi ispettori Il ministro Treu annuncia una task force Troppi morti sul lavoro Duemila nuovi ispettori Una vittima su quattro nell'edilizia Nel 1997 quasi950 mila infortuni ROMA. Diminuiscono gli infortuni sul lavoro ma sono sempre così numerosi da rappresentare un'emergenza. Il primo a riconoscerlo è il ministro del Lavoro, Tiziano Treu, che ha predisposto una task force di duemila persone per migliorare la sicurezza sui posti di lavoro a cominciare dai cantieri edili dove si manifesta il 25% degli infortuni mortali che sono stati 1320 nel 1997. «Gli infortuni mortali sono troppi - ha detto Treu - e lo sarebbero anche se fossero la metà di quelli attuali. I dati del 1998 però confermano un miglioramento significativo con 457 morti nei primi sei mesi». Con oltre tre morti ogni 1000 lavoratori nelle costruzioni nel 1997 è Lodi la città italiana con il numero più alto di infortuni mortali. E' quanto emerge da un'indagine dell'Inail secondo la quale spetta invece a Prato il primato negativo della percentuale degli incidenti sugli addetti in edilizia (281 ogni 1000 contro una media nazionale nell'ultimo triennio pari a 108). Secondo la ricerca tra le province con la maggiore frequenza di incidenti mortali seguono Lodi, Parma (2 decessi ogni 1000 lavoratori), Foggia (1,9) e Oristano (1,9) con una percentuale che sfiora comunque una cifra tre volte superiore alla media nazionale (0,7 per mille). Per quanto riguarda gli inci- denti totali (compresi quindi i meno gravi) sono stati denunciati all'Inail nel 1997 258 infortuni su 1000 a Ravenna, 246 a Pistoia e 231 a Rimini. L'edilizia è la più colpita. Su 947.647 incidenti complessivi 108.407 sono stati registrati nelle costruzioni (11,44%) e su 1320 morti sul lavoro nel 1997 sono stati infatti 319 (24,17%) quelli dovuti a incidenti nei cantieri, quasi uno su quattro. In assoluto il numero maggiore degli infortuni mortali si è verificato in Lombardia (200 di cui 46 nelle costruzioni). In Veneto l'anno scorso sono stati registrati 157 infortuni mortali di cui 44 nell'edilizia che in Emilia Romagna ne registra 25 su 155 morti complessivisul lavoro. Nel Lazio sono stati 88 i morti sul lavoro (24 nelle costruzioni) mentre in Piemonte sono stati 110 (26 in edilizia). Meno i morti sul lavoro nelle Regioni del Sud (deve considerarsi però il numero più basso di lavoratori complessivi) anche se cresce la precentuale dei decessi nelle costruzioni. La Basilicata e la Calabria hanno il primato assoluto degli incidenti mortali in edilizia rispetto al totale (rispettivamente il 47% e il 41%). Le Regioni con il numero più alto di morti nel Mezzogiorno sono la Campania (91 morti di cui 25 nelle costruzioni) e la Puglia (82 morti di cui 24 nell'edilizia).
Persone citate: Tiziano Treu, Treu
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