«Ripuliti 100 km di mare» di R. Cri.
«Ripuliti 100 km di mare» «Ripuliti 100 km di mare» Ronchi ottimista, critici gli ambientalisti ROMA. Il mare italiano è sempre più «blu», annuncia il ministro Edo Ronchi. «E' un mare ancora malato», replicano le associazioni ambientaliste. Secondo i dati della prima parte della campagna «Mare pulito 1998» diffusi dal ministero dell'Ambiente, l'unico neo sono le foci dei fiumi, soprattutto quelli del Sud. I controlli sulle principali fonti di inquinamento del mare (depuratori, fogne, discariche, rifiuti ecc.) compiuti dai carabinieri del Noe dal 1° giugno hanno fatto registrare infatti quest'anno un calo consistente delle infrazioni: il rapporto controlh-infrazioni era del 38,4% nel 1997 edèdiventato del31,7%nel 1998. «Il mare italiano - ha detto Ronchi - ha recuperato per i bagni quest'anno circa 100 chilometri». La situazione dei depuratori: più di 12 mila quelli censiti, 4719 quelli su cui sono stati raccolti dati, 639 i non funzionanti. Negativo anche lo stato delle fogne, del tutto carenti in 230 casi e appena sufficienti in 1517. Gli ambientalisti sono preoccupati. Secondo Legambiente, l'mquinamento organico è sotto controllo, però aumentano l'eutrofizzazione con alghe e mucillagini e gli idrocarburi in sospensione. «Il tipo di parametri presi in esame - dicono a Legambiente - è superato perché considera puliti mari che sembrano morti con alghe, petrolio e acque non trasparenti e sono invece "off limits" acque cristalline in cui c'è una presenza minima di colibatteri». Fulco Pratesi, presidente del Wwf, punta invece l'indice sulle 14 aree nella «lista nera» dell'inquinamento: Genova, La Spezia, Porto Marghera, Ravenna, Livorno-Rosignano, Ancona-Falconara, il Golfo di Napoli, Taranto, Bari-Barletta, Manfredonia, Brindisi, Augusta, Gela e Milazzo. [r. cri.]
Persone citate: Edo Ronchi, Fulco Pratesi, Ronchi
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