Israele, la miccia dei coloni assassinati di Aldo Baquis

Israele, la miccia dei coloni assassinati Netanyahu vuole cacciare il capo dei servizi segreti: «Troppo tenero con gli arabi» Israele, la miccia dei coloni assassinati Nei Territori si teme la vendetta degli ultra ebraici TEL AVIV NOSTRO SERVIZIO Fra grida inneggianti alla vendetta migliaia di coloni ebrei hanno ieri accompagnato per decine di chilometri i feretri di due loro compagni uccisi martedì notte in un agguato palestinese avvenuto presso l'insediamento di Itzhar (Nablus). In una prima reazione all'attentato - che è stato condannato da Marwan Kanafani, un consigliere di Yasser Arafat - il premier Benyamin Netanyahu ha subito ordinato l'estensione della colonia ed è tornato a reclamare dall'Autorità palestinese «una lotta senza quartiere contro il terrorismo». Malgrado il grave fatto di sangue, Netanyahu ha tuttavia illustrato ieri ai ministri a lui più vicini la mappa del ritiro israeliano dal 13,1 per cento della Cisgiordania: la reazione totalmente negativa del «falco» Ariel Sharon era scontata. Erano le 22,30 di martedì quando Harel Ben-Nun (18 anni) e Shlomo Liebman (24) sono saliti su una jeep per perlustrare una pista da poco approntata dai coloni attorno al loro piccolo insediamento di Itzhar. Ben-Nun (nipote del rabbino Yoel Ben-Nun, leader dei coloni moderati) era al volante mentre Liebman era intento in una conversazione telefonica quando - a un chilometro dalle loro case - due palestinesi armati di Kalashnikov hanno aperto il fuoco contro di loro da pochi metri di distanza. L'interlocutore di Liebman ha sentito per telefono le esplosioni, un lungo silenzio, e poi le voci di due arabi penetrati nella jeep per finire i feriti e prelevare un fucile. Sia Ben-Nun sia Liebman - due radicali di destra a cui erano state requisite le armi personali - vivevano da anni sul filo del rasoio. Il primo aveva avuto i polmoni fo¬ rati dalle schegge di proiettili sparati in Cisgiordania da palestinesi contro l'autobus su cui viaggiava. Liebman rischiava la vita tutti i giorni in quanto studente nel collegio rabbinico «Od Yossef Hay»: una piccola enclave di seminaristi irriducibili nel cuore di Nablus, la città autonoma più ribollente dei Territori. Trasformato in un fortino, quel collegio rabbinico fu teatro di una cruenta battaglia con le forze palestinesi nell'ottobre 1986 (sei militari israeliani uccisi). Lo stesso Liebman era rimasto in seguito ferito dall'esplosione di un ordigno accanto all'autobus del collegio. Secondo i coloni di Itzhar il nuovo attentato (ancora non rivendicato) è da imputare a una cellula di agenti istruiti dal generale Ghazi Jebali, comandante della polizia palestinese. Ma il servizio di sicurezza interno (Shin Bet) non si sente in grado di accreditare queste accuse. Di recente lo Shin Bet ha av- vertito Netanyahu che la mancanza di un accordo con Arafat sul ritiro in Cisgiordania avvicina la probabilità di una esplosione generale nei Territori. Il premier non ha gradito questa analisi e, secondo indiscrezioni, ha esortato il capo dei servizi, Ami Ayalon, a cercarsi un nuovo impiego. Ieri intanto Arafat ha presentato al suo Parlamento il nuovo governo. Sarà probabilmente uno dei più affollati al mondo perché disporrà di 26 ministri e otto nuovi «ministri di Stato». Le personalità accusate di sperperi di fondi pubblici e di nepotismo (Nabil Shaath, Ali Qawasmoh, Jamil Tarifi) sono state tutte confermate e il ministro politicamente più «scomodo» (Abdel Jawad Saleh) è stato retrocesso. Aldo Baquis I! Pick Up sforacchiato di proiettili e i cadaveri dei due coloni assassinati ieri sulla strada per Nablus I funerali dei due giovani uccisi l'altra notte nei pressi di Nablus

Luoghi citati: Cisgiordania, Israele, Nablus, Tel Aviv