Baghdad: «Stop alle ispezioni dell'Onu»

Baghdad: «Stop alle ispezioni dell'Onu» Nuova sfida di Saddam per la revoca delle sanzioni: collaboriamo solo se cambiate la Commissione per il disarmo Baghdad: «Stop alle ispezioni dell'Onu» Voto all'unanimità del Parlamento BAGHDAD. Dopo la sospensione dei colloqui col capo della speciale Commissione dell'Onu per il disarmo iracheno (Unscom) Richard Butler, Baghdad getta altra benzina sul fuoco: i deputati dell'Assemblea generale (parlamento) «rappresentanti del popolo» hanno votato ieri all'unanimità il blocco delle attività degli ispettori delle Nazioni Unite in Iraq «nella sua forma attuale». Vale a dire che l'Iraq si dice disponibile a cooperare con un organismo di diversa composizione e natura. Saddam ha posto diverse condizioni per riprendere la collaborazione con gli ispettori dell'Unscom, tra cui una nuova Commissione Speciale e una presidenza a rotazione. Il voto, che non è vincolante, è stato espresso al termine di un dibattito di sei ore cui hanno assistito i ministri degli Esteri Mohammed Said al-Sahaf e del petrolio Muhamad Rashid. Un'analoga raccomandazione era stata espressa dall'Assemblea prima ad ottobre e poi a novembre dello scorso anno. In realtà gli ispettori ieri hanno continua- to la loro attività e secondo quanto ha reso noto la portavoce dell'Unscom Janet Sullivan «tutto è andato bene». La tensione continua però a salire. Ieri ci sono state manifestazioni di sostegno al governo in vari quartieri della capitale, mentre la stampa irachena ha lanciato un durissimo attacco alle Nazioni Unite, al Consiglio di Sicurezza e alla comunità internazionale per il suo «silenzio» davanti al «genocidio» del popolo iracheno di cui, ha affermato, «sono responsabili Usa e Gran Bretagna». Il governo ha inviato un messaggio alla Lega Araba affermando di aver perso la pazienza con l'Unscom e chiedendo assistenza in Consiglio di Sicurezza per ottenere la revoca delle sanzioni cui l'Iraq è sottoposto dal 1990, quando invase il Kuwait. In una sosta a Londra, Butler ha riferito che la posizione di Baghdad, che chiede all'Unscom di dichiarare terminato il suo lavoro, «è francamente insosteni- bile». Egli ha aggiunto che nessuno dovrebbe descrivere l'attuale situazione come nuova «crisi». L'ultima crisi tra l'Onu e l'Iraq sulle ispezioni risale appena al febbraio scorso. Allora, Annan fu costretto a volare a Baghdad e, dopo un colloquio faccia a faccia con il rais Saddam Hussein, riuscì a scongiurare all'ultimo momento un attacco militare degli Usa. Finora, l'amministrazione americanaha mantenuto un basso profilo, limitandosi ad affermare che l'intransigenza irachena porterà solo al mantenimento delle sanzioni, ma ha anche messo in chiaro che ogni valutazione della situazione è rimandata a dopo che Butler avrà presentato il suo rapporto a Kofi Annan. [Ansa] I deputati ieri in Parlamento

Persone citate: Annan, Butler, Janet Sullivan, Kofi Annan, Mohammed Said, Richard Butler, Saddam Hussein