Culatello & parmigiano di Lietta Tornabuoni

Culatello & parmigiano Culatello & parmigiano OLITE polemiche che anche in Inghilterra non mancano, e adesso s'è stabilito che il volo di Tony Blair e famiglia su un aereo della Royal Air Force sino in Italia, méta delle vacanze, era un viaggio di lavoro, dato che comportava un incontro a Bologna con Romano Prodi: cruindi, nonostante le affettuosità e i grossi baci scambiati tra i due leader e tra le loro mogli, nonostante si siano trovati a tavola davanti ai ravioloni e ai tortelloni, si trattava d'una visita politica, d'un incontro ufficiale. Allora perché Prodi, volendo fare un gesto d'amicizia e di benvenuto verso Blair, manco fosse un parente o un ex compagno di scuola gli ha regalato culatelli, parmigiani e canzoni di Dalla, Zucchero, Ramazzotti? E' una stupidaggine. E' un dettaglio senza importanza, eppure significativo: d'un sentimento nazionale, d'un temperamento personale, d'un rifiuto della forma, d'uno stile familistico di rapporti, d'una smania di modernità da oratorio. I doni tra capi di governo, anche in circostanze non troppo cerimoniali, sono di solito occasioni per testimoniare le ricchezze nazionali di cultura e d'arte, per esemplificare in un oggetto o in una riproduzione di quali tesori disponga la storia e la tradizione del Paese. Chissà come si sarà sentito disinvolto, simpatico e giovanile Prodi nell'evitare quell'arte alla quale Blair non sarà poi così indifferente se ama la Toscana, nello scansare la grande musica diretta dai grandi direttori d'orchestra italiani. Roba vecchia, roba troppo conformista, avrà pensato. Roba noiosa, solita roba. Sai quant'è più divertente e brioso regalare specialità alimentari emiliane acquistabili in qualunque salumeria, sai quant'è più spiritoso E che dalla patria del meloI dramma si regalino can¬ zoni alla patria dei Beatles e dei Rolling Stones. SESSO Il rispetto della forma non è sempre né necessariamente formalismo, ma c'è qualcosa di davvero scemo e lunare nella faccenda sessuale che coinvolge il presidente americano. Tutti sanno che la questione, dilatata per motivi politici, non ha alcun rilievo: neanche potrebbe servire a misurare la sincerità o la capacità di mentire di un presidente americano che (come tutti i presidenti americani e magari anche un po' di più) dal momento in cui è stato eletto non ha fatto che dire bugie, che ripetere menzogne nazionali e internazionali. Per altri versi, la storia non conta nulla. Al massimo può interessare la moglie del presidente; può generare giudizi morali o di stile su comportamenti anche odiosi, perché se capita ovunque e comunque un flirt tra persone che lavorano insieme tutto il giorno, un rapporto tra datore di lavoro e lavoratore dipendente è certo meno paritario, più discutibile e antipatico; può rivelare personalità meschine, espedienti miserandi, conflitti strumentali, notizie e pettegolezzi almeno sordidi. Niente altro. Eppure, questo tema senza valore né rilevanza seguita a occupare le cronache di tutto il mondo e continuerà a Ferragosto, oltre Ferragosto, durante chissà quanto tempo: per molti sarà divertente, come fenomeno è molto sciocco. Lietta Tornabuoni pni |

Persone citate: Dalla, Prodi, Ramazzotti, Romano Prodi, Tony Blair

Luoghi citati: Bologna, Inghilterra, Italia, Toscana