Friuli, metà Forza Italia è con l'Udr
Friuli, metà Forza Italia è con l'Udr La presidenza del Consiglio toccava ad An: eletto un uomo di Cossiga Friuli, metà Forza Italia è con l'Udr Alla Regione la maggioranza si spacca subito UDINE DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Crisi sfiorata ancora prima di entrare in carica, per i componenti della nuova giunta regionale del Friuli-Venezia Giuba, un governo minoritario a guida Polo (Forza Italia, Ccd, An più un autonomista di Unione Friuli). All'atto di eleggere il presidente del Consiglio regionale, che un accordo politico pareva avere già assegnato a un esponente di An, i 14 consiglieri azzurri si sono divisi nel voto: otto di loro hanno favorito l'elezione di un consigliere del Centro popolare riformatore, Antonio Martini, molto vicino alle posizioni di Cossiga. Il coordinatore regionale di An, Sergio Dressi, tra l'altro neo-assessore nella giunta che venerdì chiederà la fiducia, è insorto lamentando il tradimento di una parte degli azzurri; e ha chiesto un tavolo di confronto nazionale tra le forze del Polo. Già in vacanza Fini, dell'incidente è stato informato Maurizio Gasparri: «Ho l'impressione - ha affermato Sergio Dressi - che a Roma non sia ancora chiaro che in questa giunta c'è qualcuno che sta mettendo a repentaglio l'unica possibilità concreta di dare un governo a questa regione». Il rischio di una crisi immediata è stato, comunque, scongiurato dallo stesso coordinatore di An, che ha preannunciato voto favorevole alla giunta guidata dal forzista triestino Roberto Antonione. Ma lo «scivolone» di ieri è una chiara conferma che in Friuli-Venezia Giulia, la stagione del «laboratorio politico» è tutt'altro che chiusa: dietro l'elezione del cossighiano Martini si intrawederebbero due possibili strategie. La più scontata riguarderebbe l'allargamento a della giunta a esponenti del Centro popolare riformatore (Ppi, Udr, Rinnovamento italiano) che ni Friuli vanta oltre il 10 per cento dei consensi. «L'esigenza di allargare la maggioranza è reale ha riconosciuto il senatore di An, Giovanni Collino, che ha chiesto il tavolo di confronto -, ma un nuovo governo deve essere basato sullo spirito che anima la coalizione». L'ipotesi più estrema, per ora da fantapolitica, prefigurerebbe addirittura l'alleanza di alcuni esponenti azzurri con il Cpr con il tentativo, in prospettiva, di formare un governo di centro-sinistra con Ds, Rifondazione e socialisti. Una terza prospettiva riguarderebbe il coinvolgimento del Carroccio, a lungo corteggiato da Forza Italia e soprattutto da An dopo che la Lega, pur non entrando in giunta, si era detta disponibile a votare il presidente del Consiglio indicato dalla destra, Luca Ciriani. Michele Meloni
Persone citate: Antonio Martini, Cossiga, Cossiga Friuli, Giovanni Collino, Luca Ciriani, Maurizio Gasparri, Michele Meloni, Roberto Antonione, Sergio Dressi
Luoghi citati: Friuli, Roma, Unione Friuli, Venezia, Venezia Giulia
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