Lavoro, le decisioni a settembre

Lavoro, le decisioni a settembre Ma il Polo protesta: un altro rinvio per colpa dei dissidi interni alla maggioranza Lavoro, le decisioni a settembre Treu: Agensud anche prima della Finanziaria ROMA. C'è stato un vertice interministeriale, ieri, a Palazzo Chigi, presieduto da Prodi, con Veltroni, Treu, Bersani, Bassanini, Ronchi, Burlando e Costa, tutto centrato sull'emergenza-lavoro al Sud. Ma è servito solo a fare il punto sulla situazione. Perché tutte le decisioni operative sono state definitivamente rinviate alla ripresa dopo le vacanze estive cui si accinge anche il governo. Dunque, solo a settembre si registrerà il varo di quell'«araba fenice» che è divenuta la famigerata Agenzia per il Sud, sempre annunciata come prossima e non ancora decollata per i dissidi interni alla maggioranza. E, ancora, solo alla ripresa vedranno la luce il disegno di legge sull'emersione dal lavoro sommerso e le misure di semplificazione per gli incentivi alle imprese. Come ha annunciato il vicepremier Walter Veltroni, alla ripresa settembrina dei lavori parlamentari il governo presenterà «un pacchetto consistente» di provvedimenti sull'occupazione e lo sviluppo, che comprenderà appunto anche l'agenzia già battezzata «Sviluppo Italia», quella che per il governo sarà una holding leggera per il coordinamenmto dell'attività degli enti già operanti per la promozione degli investimenti produttivi nelle regioni del Mezzogiorno. «Era già previsto che se ne discutesse a settembre ha spiegato Veltroni - ed è per questo che l'agenzia non è all'or- dine del giorno del Consiglio dei ministri di domani (oggi per il lettore, n.d.r.)». Il ministro del Lavoro Treu ha poi precisato che l'agenzia potrà essere varata «anche prima della Finanziaria» e non assumerà i lavoratori socialmente utili. Stessa indicazione temporale, settembre, anche per il disegno di legge sul «lavoro nero», già pronto, afferma il ministro, «e con il via libera da Bruxelles e il consenso delle parti sociali». Il provvedimento, come è noto, prevede «un percorso di riallineamento» su quattro anni per le imprese che intendono «emergere» dal lavoro sommerso con un pagamento forfettario minimo del 25 per cento per chiudere il conto sul passato irregolare. Treu si è allineato poi decisamente alle posizioni di Ciampi sullo stop agli incentivi alle imprese, che il ministro del Tesoro aveva sintetizzato nei giorni scorsi con la formula «è finita la manna». Per Treu, quello che serve adesso «è un'operazione di riordino. Gli incentivi che ci sono devono essere resi più semplici, di più facile accesso. Ma non vedo la necessità di altre agevolazioni». Infine, il ministro del Lavoro ha annunciato anche «la drastica modernizzazione» delle vecchie liste di collocamento, basata su un sistema che si augura mirato ad offrire concrete opportunità d'ingresso nel mondo del lavoro. Questa «rivoluzione del collocamento» si articolerà su 200 mila interviste personali con giovani alla ricerca del primo impiego e altre 300 mila a disoccupati di lunga durata, oltre a iniziative specifiche per i lavoratori socialmente utili. La riunione mterministeriale, secondo fonti di Palazzo Chigi, ha preparato anche lo svolgimento del «tavolo a quattro» fra governo, imprese, sindacati ed enti locali che a settembre discuterà sulle procedure per patti territoriali, contratti d'area e concessione degli incentivi al Sud. Ma commentando i dati sulla creazione di nuove imprese e sul ritmo delle esportazioni dalle regioni meridionali, Ciampi ieri ha affermato con soddisfazione che «il Mezzogiorno si è già messo in marcia, esiste un nuovo dinamismo che va favorito». Diverso il parere di Nerio Nesi, responsabile economico di Rifondazione, che sollecita dal governo «un'azione ardita» su occupazione e Mezzogiorno e non solo micro-interventi come i contratti d'area o le accelerazioni procedurali. Nesi mira invece «a grandi prestiti verso l'estero per le grandi opere infrastnitturali che sono assolutamente necessarie». Il continuo slittamento dell'Agensud offre infine il destro all'opposizione di centro-destra di criticare la maggioranza perché «il rinvio dipende solo dalle risse per gli organigrammi della nuova agenzia», come afferma Vegas (Fi). Mentre per l'economista di Forza Italia Antonio Marzano, si crea «un altro carrozzone di Stato», [r. r.] Dopo il vertice fallito con Treu hanno anche organizzato un corteo di protesta in centro «Il governo tenta di annegarci in un mare di chiacchiere inutili» A sinistra la protesta dei disoccupati ieri all'aeroporto di Capodichino Qui sopra il ministro del Lavoro Tiziano Treu

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