L'onda anomala degli intellettuali di Pierluigi Battista

L'onda anomala degli intellettuali I traghetti disturbano i vip di Capalbio, i «nemici» di Sabaudia fondano il club Forza mare L'onda anomala degli intellettuali INEBRIATI dalla scoperta del bipolarismo, gli intellettuali italiani in vacanza gustano in questi giorni le delizie di un nuovo conflitto: quello sull'«onda anomala». Sabaudia contro Capalbio, le dune contro l'«Ultima spiaggia», Bernardo Bertolucci contro Claudio Petruccioli: l'«onda anomala» impone rigidi schieramenti e rifiuta soluzioni neo-centriste. Il ceto dei colti si divide ogni giorno alle 13,15 precise, precisissime. Sembra una parodia, ma è la realtà. La realtà di una misteriosa, enigmatica onda che ogni giorno, alle 13,15 in punto, si scarica da sei mesi in qua sulla sabbia del basso litorale toscano, proprio in prossimità degli ombrelloni del si dice esclusivissimo stabilimento dell'«Ultima spiaggia». Perché? Come mai? Quale messaggio oscuro vuol comunicare la natura agli illustri villeggianti di Capalbio? La cronaca romana del Messaggero non si lascia sfuggire l'occasione e comincia a raccogliere i pensosi pareri di capalbiesi illustri, da Pierluigi Celli a Furio Colombo, da Piero Fassino a Franco Bassanini, da Nicola Caracciolo a Franco Tato in compagnia di Sonia Raule, da Claudio Petruccioli a Claudio Rinaldi. Con «i piedi a mollo», scrive il cronista, gli intellettuali, i politici e i giornalisti del ritiro capalbiesco si interrogano sgomenti sullo strano fenomeno ondoso. E Gillo Pontecorvo assiste al tutto dalla «prolunga apposita» del ristorante «per coloro che vogliono godersi lo spettacolo con la forchetta in mano». Ma la mania bipolarista non tarda a cogliere la ghiotta occasione. Poche decine di chilometri più in giù, affacciati sul Tirreno ci sono gli intellettuali., i politici e i giornalisti che stazionano nel dolce ritiro di Sabaudia. E che fanno i Pino Daniele e i Roberto D'Agostino, le Ludovica Ripa di Meana e i Vittorio Sermonti, i Bernardo Bertolucci e i Gio- vanni Malagò? Assistono divertiti, racconta la cronaca romana del giornale capitolino, alla nascita del «Club forza onda anomala». Il dibattito è aperto, finalmente. «L'Ultima spiaggia esiste ancora? Andrà meglio domani», pare che sia la battuta più gettonata. A Capalbio quasi si offendono. Marramao: «Non posso pensare che a Sabaudia lo facciano con intenzione malevola». Petruccioli: «Anche quel comitato è una libera espressione di pensiero». Deliziosa manifestazione di fair play, come si dice, bipartiscili. Ma il gioco di società della Sabaudia colta che tifa per l'«onda anomala» deve terminare: la «Tirrenia navigazione», dice un comunicato, ha dato disposizione «ai propri mezzi veloci» di ridurre la velocità per non provocare l'«onda anomala» a Capalbio. Il dibattito finisce, sull'onda della delusione collettiva. Pierluigi Battista

Luoghi citati: Capalbio, Sabaudia