NE' GUERRA NE' SECESSIONE di Edmondo Berselli

NE' GUERRA NE' SECESSIONE NE' GUERRA NE' SECESSIONE LA rivendicazione da parte dei «Lupi grigi di Torino» dell'invio del pacco bomba a Giuliano Pisapia è uno di quei segnali indecifrabili che scandiscono tutti gli itinerari terroristici. Per adesso l'unica cosa che si può dire con un minimo di certezza è che l'«emergenza squatter» ha cambiato radicalmente di segno. Fino a qualche giorno fa, prima della comparsa degli ordigni esplosivi, appariva come una storia di autoesclusione metropolitana. Oggi invece il gioco è cambiato: siamo di fronte a qualcosa che innesca un cortocircuito mediatico. E' presto per maturare convinzioni serie. Non si sa da dove vengano effettivamente le bombe, chi le abbia confezionate e spedite, se avevano uno scopo più che dimostrativo, se esiste un'ala o una rete insurrezionale dei centri sociali. Si capisce solo che la scelta dei destinatari si iscrive in una «strategia della suggestione»: chiunque l'abbia ideata e messa in pratica ha individuato alcune figure che hanno avuto un ruolo simbolicamente forte, come il magistrato Laudi e il giornalista Genco, e altre che hanno cercato di tenere attiva una mediazione con il mondo dei centri sociali, come il consigliere regionale verde Cavaliere e il presidente della Commissione Edmondo Berselli CONTINUA A PAG. 6 PRIMA COLONNA

Persone citate: Genco, Giuliano Pisapia, Laudi, Lupi

Luoghi citati: Torino