L'antidoping della Regione di Maurizio Tropeano

L'antidoping della Regione Allarme dopo le vicende del Tour: i Nas indagheranno sullo sport dilettantistico L'antidoping della Regione Controlli a tappeto in Piemonte Effetto Tour. Il servizio di Igiene Pubblica dell'assessorato alla Sanità della Regione Piemonte e i carabinieri dei Nas effettueranno controlli antidoping a tappeto nelle corse ciclistiche dilettantistiche e amatoriali, nelle palestre e durante le esibizioni di body building e in altre manifestazioni sportive agonistiche e non. Lo annunciano l'assessore regionale alla Sanità, Antonio D'Ambrosio, e il direttore del servizio di Igiene, Mario Valpreda. «Si tratta di un problema gravissimo che ha trovato eco grazie alle tristi vicende del Tour di Francia ma che per la nostra Regione diventa una questione di carattere sanitario. Esiste, infatti, una situazione di vero e proprio allarme sociale: l'uso di prodotti dopati non coinvolge solo i professionisti dello sport ma soprattutto amatori o dilettanti, cioè persone che non si sottopongono al controllo medico e che per seguire le mode sono anche disposte a ricorrere al mercato nero di anabolizzanti e altri prodotti», spiega Valpreda. Secondo le strutture dell'assessorato le categorie a rischio sono gli sportivi over trenta, i praticanti di body building ma anche le squadre giovanili, non solo quelle ciclistiche. Dati ufficiali sulla diffusione del fenomeno è praticamente impossibile trovarne. Lo stesso vale per le cifre del business del commercio clandestino. Un dato su tutti: una fialetta di Epo costa al mercato nero seicentomila lire. Certo ci sono i duecento ciclisti professionisti che nel corso degli anni si sono fatti operare di trombosi agli arti nel solo ospedale di Lione, come spiega il direttore del Servizio di Igiene Pubblica. Aggiunge Valpreda: «Bisogna sottohneare che si tratta di persone seguite da medici. Di più: in quelle manifestazioni sportive i controlli funzionano. Il problema nasce nel campo dilettantistico dove ci sono pochissimi controlli ufficiali da parte delle federazioni. E le verifiche sono completamente assenti nelle gare amatoriali». Secondo Valpreda «non possono essere gli stessi organizzatori: i controlli dovrebbero essere affidati ad un ente esterno». Di fatto dunque, con questa iniziativa la Regione si sostituisce alle strutture preposte ai controlli antidoping. D'Ambrosio, comunque, spiega che la decisione di intervenire è precedente al Tour: «Purtroppo ginecologi e andrologi ci segnalano un preoccupante aumento di disfunzioni sessuali: impotenza, calo della libido e sterilità che si fanno risalire all'uso di prodotti a base di ormoni sessuali». Aggiunge Valpreda: «Il paradosso è che questi prodotti dovrebbero essere impiegati per la cura di individui malati e non invece da persone sane». Sono in molti a non conoscere i rischi di uso e abuso di queste sostanze. Spiega ancora Valpreda: «L'utilizzo di sostanze che contengono ormoni sessuali può portare all'insorgere di tumori al fegato e all'impotenza». Devastanti anche gli effetti dell'Epo: «Il rischio immediato è quello della trombosi mentre sono ancora sconosciuti i danni che si produrranno sul corpo di chi ha usato questi prodotti nei prossimi anni». Così diventa importante la prevenzione. Per questo, accanto all'intervento di repressione, l'assessorato è intenzionato anche ad avviare un programma di educazione sanitaria rivolto in primo luogo ai «medici di famiglia, i primi che possono cogliere i segnali di pericolo». Valpreda, poi, lancia anche l'allarme contro l'abuso di integratori «che contribuiscono all'ottenimento di buoni risultati sportivi solo in una situazione di carenza fisica dei soggetti che li assumono ma che altrimenti non ha effetti benefici. Nei soggetti sani basta una dieta equilibrata». Controlli e verifiche verranno estesi anche in altri due settori: il piercing, cioè i tatuaggi, e i solarium «per controllare soprattutto" la taratura delle macchine. Un'esposizione sbagliata ai raggi Uhv, infatti, può portare non solo alla formazione di rughe sulla pelle ma anche alla formazione di tumori della pelle come i melanomi». Maurizio Tropeano 1 Sopra il dottor Mario Valpreda, direttore del Servizio di igiene pubblica; a fianco la protesta dei corridori al Tour dopo i controlli antidoping

Persone citate: Antonio D'ambrosio, D'ambrosio, Mario Valpreda, Valpreda

Luoghi citati: Francia, Piemonte