Scarchilli vuole la A (stavolta in granata) di Bruno Bernardi
Scarchilli vuole la A (stavolta in granata) Dopo aver gradito poco la B, due anni fa Scarchilli vuole la A (stavolta in granata) FENIS DAL NOSTRO INVIATO Il figliol prodigo è tornato. Alessio Scarchilli, adesso, è felice di rivestire la maglia del Toro che, due anni fa, gli stava stretta, per via della B, un declassamento che riteneva di non meritare. Da buon professionista, non lesinò l'impegno (36 partite, 6 gol) ma la mancata promozione lo indusse a chiedere, e ottenere, di finire alla Samp. Le cose, a Genova, non andarono come sognava: 21 presenze, 4 da titolare, e tanta panchina sia con Menotti che, soprattutto, con Boskov. Lui non ha nulla da rimproverarsi: «Ogni volta che sono stato chiamato in causa ho risposto bene sul campo. Quando cambiò l'allenatore, la Samp aveva perso sette partite su otto e pensavo fosse venuta la svolta anche per me. Non fu così. Continuarono a giocare Veron e Boghossian anche quando erano stanchi da lunghi viaggi per gli impegni infrasettimanali con le rispettive Nazionali. Niente turn-over e niente zona Uefa, com'era nel nostro potenziale. Un organico mal gestito». Non è deluso nè si sente poco motivato. Sa che deve migliorare ma ritiene di poter offrire un calcio di buon livello: «Posso crescere con questa società che non ha più i problemi economici e le incognite di quando vi approdai. Il Toro e io abbiamo le stesse ambizioni». Ma neppure qui ha il posto assicurato. Mondonico lo sta seguendo con molto interesse come alternativa a Scienza ma anche in coppia con l'ex piacentino. Scarchilli si sente una mezzala: «Non amo giostrare sulla fascia, ma sul centrosinistra o sul centrodestra, indifferentemente. E' il ruolo più congeniale. Comunque, il campionato di B è lungo e ci sarà spazio per tutti». In attesa delle decisioni dell'allenatore, Scarchilli dà il massimo. C'è anche un contratto, in scadenza nel '99, che spera di rinnovare: «Non c'è fretta. Tra poco più di un mese compirò 26 anni. Età e qualità sono una garanzia per riaprire un discorso sul futuro e fare in modo che l'accordo continui. Ma nel calcio non si vince a parole e la B è dura. Per noi, favoriti, il pericolo è sottovalutare i rivali. Ma non accadrà: siamo consapevoli della nostra forza, senza presunzione». E lo dice con l'esperienza di chi ha già conquistato due promozioni in A con Lecce e Udinese. Domani due partitelle, Ferrante torna, resta a riposo Crippa: l'ecografia ha confermato che la contrattura alla coscia sta guarendo. Bruno Bernardi
Persone citate: Alessio Scarchilli, Boghossian, Boskov, Crippa, Mondonico, Scarchilli, Veron
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