Scoprite i miracoli della dieta mediterranea
Scoprite i miracoli della dieta mediterranea Pasta e pizza sono le tradizionali colonne di una gastronomia che nasconde tante altre risorse Scoprite i miracoli della dieta mediterranea Alimentazione sana per neutralizzare le malattie del benessere Pasta e pizza, se vi recate in Campania, non mancheranno. Ma sarebbe un peccato fermarsi qui, perché la fantasia gastronomica di queste terre non ha umite. Vi segnaliamo alcuni piatti, tipi di pasta o alcune specialità che meritano un assaggio. Nei Comuni del Salernitano prevalgono i piatti preparati con pasta fatta in casa, di solito fusilli: ma provate i cavatelli. Ad Albanella la cucina locale è famosa per gli gnocchi al sugo di asparagi, le linguine con cime di rapa. Chi si fermasse ad Altavilla Silentina potrà gustare i <(triidi», una pasta fatta in casa, cucinata con osso di prosciutto. Piagine è invece la meta per gli amanti della cacciagione, che troveranno in particolare cinghiale e lepre alla griglia. Prima di lasciare il Cilento non dimenticate di assaggiare le «alici ammollicate» che sono la specialità della costa, e i pregiati fichi bianchi. Verso l'interno, in Irpinia, l'a- limentazione e la cucina cambiano, le carni diventano prevalentemente ovine e caprine, ma sono squisiti anche i prosciutti e insaccati, piccoli e molto saporiti: capocolli, soppressate, salsicce (affumicate e no). I golosi invece (ma già lo sapranno) dovrebbero puntare su Avellino, «capitale» italiana per la raccolta delle noci, delle castagne e delle nocciole, che danno origine a una pasticceria locale di tradizioni antichissime e nella quale si fa largo uso di miele (italiano, non importato) di qualità eccellente, perché le api possono cibarsi dei mille pollini della flora irpina. I prodotti di questa pasticceria sono molteplici, ma spicca il torrone in una grande quantità di varianti. Una segnalazione importante meritano infine i vini e anche i liquori, frutto di coltivazioni e di ricette antiche. L'Irpinia infatti è fin da tempi antiemssimi anche una terra di vini pregiati, già ci¬ tati dai classici agricoli latini, e che oggi hanno avuto un meritatissimo rilancio. Si basano su tre vitigni storici, il Fiano e il Greco, per i bianchi, e l'Aglianico per i rossi. Il Fiano e il Greco di Tufo, bianchi pieni di carattere, sono secchi ma con ricchezza aromatica e reggono bene un paio d'anni in cantina. Il Taurasi rosso, specie per il riserva a quattro anni minimi di invecchiamento, è un gran vino con personalità cromatica, estremamente adatto ai piatti robusti. E per finire, un goccio di nocillo o di limoncino? Ottimi, ma se vi guardate in giro potrete trovare anche qualche raffinatezza in più, come 1'«acqua di menta» o 1' «acqua di perfetto amore», una ricetta di Corrado a base di cedro, arancia, limone, cannella e chiodi di garofano. E di tanto amore per U piacere della tavola. Un piacere che, nelle zone più conosciute e frequentate della regione, è difficile da ritrovare così schietto e fantasioso assieme e che merita di essere scoperto. La dieta meditarranea sta conoscendo un successo sempre crescente nel Paesi occidentali, e in particolare negli Stati Uniti, vittime delle «malattie del benessere» provocate dagli abusi alimentari, cioè dall'assunzione di grassi, carboidrati e proteine in misura esagerata. Pochi sanno però che la dieta mediterranea è nata proprio qui, nel Cilento, dove l'alimentazione delle popolazioni locali è basata da sempre su cereali, verdure, frutta, pesce e olio d'oliva. Sono stati infatti gli studi di un ricercatore americano giunto in queste zone negli Anni 50 al seguito della Quinta Armata, Ancel Keys, a fornire il riscontro scientifico di quello che l'evidenza empirica mostrava da tempo, cioè l'assenza di molte patologie nelle persone alimentate con questa dieta.
Persone citate: Ancel Keys, Greco, Pasta
Luoghi citati: Albanella, Altavilla Silentina, Avellino, Campania, Stati Uniti, Tufo
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